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Vino: bere bene sotto i 13 euro si può, le etichette del Gambero Rosso

Un’utile guida segnala, regione per regione, 900 etichette da tutta italia che garantiscono un vino di qualità alla portata di tutti, I wine bar, la novità di quest’anno dove accompagnare un snack rapido a un buon bicchiere di vino

Vino: bere bene sotto i 13 euro si può, le etichette del Gambero Rosso

Tre bianchi da tenere a mente per le nostre tasche: “Lugana Tre Campane ’16 di Marangona”, “Verdicchio dei Castelli di Jesi Cl. Sup. La Staffa ’17 dell’azienda La Staffa” e “Sicilia Bianco Adènzia ’17 di Baglio del Cristo di Campobello”.

E anche tre rossi da mettere in carrello: “Trentino Marzemino Castel Frimian’16 di Mezzacorona”, “Morellino di Scansano Vignabenefizio ’17 dei Vignaioli del Morellino di Scansano” e “Primitivo di Manduria Lirica ’16 dei Produttori di Manduria”.

E’ il podio delle migliori etichette italiane con un costo più che abbordabile, sotto i 13 euro,  operata dagli esperti della Guida Berebene 2019 del Gambero Rosso su 895 bottiglie già selezionate per entrare in questa particolare competizione sulla produzione nazionale. Vini ottimi, con il migliore rapporto costo/qualità per chi vuol concedersi un buon bicchiere di vino senza per questo svenarsi.

La Guida ha selezionato anche i migliori rosati, un genere che sta attirando  da qualche anno a questa parte sempre più sostenitori per i suoi molteplici acostamenti. E qui  la coppa va al “Valtènesi Riviera del Garda Cl. Chiaretto Rosagreen ’17 di Pasini San Giovanni”, al “Cerasuolo d’Abruzzo Baldovino ’17 de I Fauri” e al “Cirò Rosato ’17 dell’azienda Malena”.

Protagonisti della guida Berebene sono i vini acquistati con attenzione in enoteca o al supermercato per accompagnare  gli appassionati  del buon bere nella scoperta delle denominazioni da quelle più conosciute, prodotte dalle grandi cantine cooperative, a quelle delle piccole realtà che solo il panorama vitivinicolo italiano è in grado di offrire. Da quest’anno una novità: insieme alle enoteche classiche, alla fine di ogni regione sarà possibile trovare anche wine bar, luoghi dove accompagnare grandi bottiglie a varie offerte gastronomiche.

Valutare l’eccellenza del prodotto vinicolo anche in rapporto al proprio valore: è questo lo scopo della guida che da oltre 30 anni accompagna nella crescita le migliori aziende del comparto “con la caratteristica, tutta italiana, dichiara il Presidente Paolo Cuccia di offrire vini di altissima qualità a prezzi competitivi; di ciò potranno giovare sia i consumatori appassionati che il mondo della distribuzione e della ristorazione.”

Di seguito i premi regionali miglior rapporto qualità/prezzo: Valle d’Aosta Nebbiolo Barmet ’17 di Caves Cooperatives de Donnas per la Valle d’Aosta, Grignolino del M.to Casalese ’17 di Vicara per il PiemonteM;  Riviera Ligure di Ponente Pigato ’17 di Fontanacota per la Liguria: Buttafuoco Cerasa ’17 di  Andrea Picchioni per la Lombardia: Trentino Marzemino Heredia ’16 della Cantina Sociale di Trento per il Trentino: A. A. Pinot Bianco Plötzner ’17 della Cantina Produttori San Paolo per l’Alto Adige; Valpolicella Sup.Case Vecie ’16 di Brigaldara per il Veneto; FCO Chardonnay ’17 di Ronchi di Manzano per il Friuli Venezia Giulia; Romagna  Albana Secco Arlùs ’17 di Trerè per l’Emilia Romagna; Vermentino ’17 di San Ferdinando per la Toscana; Verdicchio di Matelica ’17 di Bisci per le Marche; Rubicola ’17 di Pomario per l’Umbria; Cesanese di Olevano Romano Sup. Silene ’16 di Damiano Ciolli per il Lazio; Abruzzo Pecorino ’17 di Antonio Costantini per l’Abruzzo; Molise Rosso Monterosso I Costali ’16 di Tenimenti Grieco per il Molise; Falanghina del Sannio ’17 di Mustilli per la Campania; Verbo Malvasia ’17 di Cantina di Venosa per la Basilicata;  Castel del Monte Rosso Pezzalaruca ’15 di Conte Spagnoletti Zeuli per la Puglia; Libìci ’15 di Casa Comerci per la Calabria;  Peloro Rosso ’16 di Le Casematte per la Sicilia; Vermentino di Gallura Petrizza ’17 di Masone Mannu per la Sardegna.

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