Colpo di scena in Venezuela: Maduro perde il primo generale. “Buongiorno popolo del Venezuela, mi rivolgo direttamente a te per dire che disconosco l’autorità dittatoriale di Nicolàs Maduro e riconosco Juan Guaidó come presidente incaricato dall’assemblea generale. Voglio dirvi che il novanta per cento della forza armata non sta con il dittatore ma sta con il popolo del Venezuela, che ha già sofferto troppo. La transizione alla democrazia è imminente. I miei compagni del gruppo 4 mi informano che il dittatore ha ogni giorno due aerei sempre pronti a portarlo via”. Con queste parole pronunciate in un video pubblicato su Twitter il generale di divisione dell’aviazione venezuelana, Francisco Yànez, direttore della pianificazione strategica, è dunque il primo alto ufficiale dell’esercito venezuelano a schierarsi con il presidente ad interim Juan Guaidó.
Le parole di Yánez producono immediatamente un effetto dirompente. Dopo le sanzioni petrolifere annunciate dall’America si può dire che questo sia infatti il colpo più pesante inferto al regime dall’apertura della crisi ad oggi. Maduro, infatti, ha sempre potuto contare sulla fedeltà (“monolitica”, diceva) dell’esercito che sembrava in effetti – almeno nei suoi rappresentanti di vertice – molto compatto attorno al leader chavista. Adesso, invece si apre una prima crepa. Che rischia di allargarsi nelle prossime ore durante la manifestazione. Tanto che il regime ha subito cominciato una controffensiva social dando a Yánez del traditore.
