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Utility: utili in forte crescita per Italgas e A2a, la multiutility lombarda approva il piano al 2035

Entrambi i titoli viaggiano in rialzo a Piazza Affari dopo la pubblicazione dei conti 2023

Utility: utili in forte crescita per Italgas e A2a, la multiutility lombarda approva il piano al 2035

La stagione dei conti continua con le utility. Ad approvare i bilanci oggi sono stati i cda di A2a e Italgas. A Piazza Affari, il titolo della prima sale dello 0,8%, quello della seconda guadagna lo 0,28% a fronte di un Ftse Mib in rialzo di oltre l’1%.

I conti di Italgas

Italgas ha archiviato il 2023 con un utile netto adjusted attribuibile al gruppo pari a 439,6 milioni, in aumento dell’11,1%% rispetto al 2022, e superiore alle attese degli analisti. Crescita a doppia cifra anche per i ricavi totali adjusted, saliti a 1,77 miliardi (+15,4%) mentre l’ebitda adjusted si è attestato a 1,18 miliardi (+9,3%) e l’ebit adjusted a 681,2 milioni (+9,4%). 

Il board ha anche deliberato di proporre all’assemblea, convocata per il 6 maggio, la distribuzione di un dividendo di 0,352 euro per azione, in rialzo dell’11% rispetto a 0,317 euro nel 2022. 

Nel corso del 2023 la società ha realizzato 906,5 milioni di euro di investimenti (+11,3%), che hanno reso possibile la posa di ulteriori 965 km di condotte (di cui 724 km in esercizio). Significativo il contributo delle attività in Grecia dove, a fronte di un investimento complessivo di circa 106,7 milioni di euro, sono stati posati anche circa 600 chilometri di condotte gas.

Il flusso di cassa da attività operativa, al netto del contributo di Geoside, la energy service company del gruppo, ammonta a 808,5 milioni di euro e, sottolinea la nota, “ha compensato totalmente gli investimenti relativi alla distribuzione del gas”. Il debito netto esclusi gli effetti Ifrs ha raggiunto 6,555 miliardi, in aumento “principalmente per effetto dell’aumento di capitale circolante legato alle attività della Esco relative al Superbonus, destinato a riassorbirsi nei prossimi esercizi”. 

 “Ventotto trimestri di crescita ininterrotta sono un risultato straordinario, a maggior ragione per una società come Italgas che opera prevalentemente in un settore che negli ultimi anni ha dovuto confrontarsi con un contesto internazionale particolarmente instabile”, ha commentato Paolo Gallo, amministratore delegato di Italgas, sottolineando che “nell’ultimo anno tutti i principali indicatori economico-finanziari sono cresciuti in maniera significativa”.

“Abbiamo dato un ulteriore e forte impulso alla realizzazione dei nostri programmi di estensione, repurposing e digitalizzazione di un network già pronto ad accogliere gas rinnovabili”, ha aggiunto il manager.

I conti e il piano al 2035 di A2a

Via libera ai conti 2023, ma anche al piano strategico 2024-2035 per A2a. Per quanto riguarda il bilancio, l’anno passato si è chiuso con un utile netto a 659 milioni di euro, in crescita del 64% rispetto al 2022. Al netto delle partite straordinarie, l’utile netto ordinario è di 635 milioni di euro, in aumento del 67% rispetto all’anno precedente. Calano invece i ricavi, pari a 14.758 milioni di euro, in contrazione del 36% rispetto ai 23.156 milioni dell’anno precedente a causa soprattutto del calo dei prezzi energetici. 

A diminuire sono anche i costi operativi, pari a 11.972 milioni di euro, in riduzione del 43% rispetto al 2022. L’ebitda si è attestato a 1.971 milioni di euro, in crescita del 32% e di 473 milioni rispetto all’esercizio precedente. Il risultato operativo netto si attesta a 1.017 milioni di euro, +49% rispetto al 2022. Gli investimenti effettuati nel 2023 sono stati pari a 1.376 milioni di euro (+11%, rispetto all’anno precedente) e hanno riguardato per oltre il 60% – evidenzia la nota di A2a – “interventi di sviluppo finalizzati al miglioramento della qualità e al potenziamento delle reti di distribuzione elettricità”

Il nuovo piano prevede 22 miliardi di euro di investimenti in 12 anni di cui: 6 miliardi per l’economia circolare e 16 miliardi per la transizione energetica. Oltre il 70% degli investimenti previsti entro il 2030 è autorizzato o già in corso di realizzazione.

La transizione ecologica si conferma il “cardine della strategia del gruppo, con i due pilastri economia circolare e transizione energetica che guidano un piano di investimenti da 22 miliardi di euro in dodici anni, focalizzato su infrastrutture, persone e imprese, decarbonizzazione e sviluppo future-fit”, spiega A2a in una nota.

Grazie a questi progetti, A2a prevede di raggiungere un ebitda di 2,2 miliardi al 2026 e superiore a 3,2 miliardi di euro a fine piano. L’utile netto ordinario, invece, è stimato a 0,6 miliardi di euro nel 2026 e maggiore di 1 miliardo di euro al 2035. Per quanto riguarda la politica dei dividendi, la multiutility ha messo in conto una crescita annua di almeno il 3% nel periodo di piano.

Nel corso della conferenza stampa sul piano, l’Ad Renato Mazzoncini ha spiegato che l’acquisizione dell’attività di distribuzione elettrica di Enel in Lombardia da parte di A2A prevede un finanziamento per il 50% “coi nostri flussi di cassa e per il 50% con un meccanismo che prevede l’apertura del capitale dei singoli asset con quote di minoranza a investitori passivi che sono interessati a investire”. 

Il manager ha poi aggiunto: “Non è detto che siano le reti, potrebbero essere l’ambiente, è una valutazione che dobbiamo completare e la faremo nei prossimi mesi, anche perchè il closing dell’operazione è prevista al fine anno, quindi abbiamo tempo per valutare come finanziare questa quota parte”.

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