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Usa verso l’impeachment, Italia verso la crisi

Alta tensione negli Usa sul caso Trump, mentre Moody’s manda segnali all’Italia sui rischi del debito – Il Bitcoin precipita, ma gli Usa escludono vincoli – Unicredit e Mps sempre sotto i riflettori di Piazza Affari

Usa verso l’impeachment, Italia verso la crisi

Washington si accinge ad assistere allo spettacolo dell’impeachment bis nei confronti di Donald Trump, che subisce pure il ritiro da parte della federazione del golf della sponsorizzazione del torneo sotto casa sua in Florida. Intanto, l’Fbi lancia l’allarme terrorismo. Meno drammatica, ma assai preoccupante, pure la crisi italiana. Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ha convocato per stasera alle 21.30 il Consiglio dei ministri chiamato ad approvare il Recovery Plan: un documento di 170 pagine che l’Italia dovrà inviare all’Europa. Dopo settimane di tensioni il piano dovrebbe ottenere il via libera della maggioranza, che ne ha ricevuto l’ultima versione ieri sera. Dopo di che si naviga a vista. E le agenzie di rating, assieme l’Unione Europea, stanno perdendo la pazienza. Ieri, dopo mesi di analisi incoraggianti, Moody’s è tornata a parlare di rischi per il Bel Paese. Le tensioni in Usa hanno avuto un’immediata eco sui listini, in frenata dopo i record di inizio anno. In particolare, i mercati temono che la battaglia sull’impeachment rallenti l’iter dei provvedimenti per rilanciare la congiuntura. E i timori si riflettono sui titoli del debito, a scapito delle azioni.

CINA IN SALITA NELL’ANNIVERSARIO DEL COVID

Stamattina in Asia, ad un anno dal primo caso di coronavirus, salgono le borse della Cina: l’indice CSI 300 dei listini di Shanghai e Shenzen guadagna l’1% e l’Hang Seng di Hong Kong lo 0,5%.

Sulla parità il Nikkei di Tokyo; in calo dell’1% il Kospi di Seul dal -2% di partenza. Poco sopra o poco sotto la parità gli altri mercati azionari dell’area.

Ieri Wall Street è scesa (S&P 500 -0,6%, Nasdaq -1,2%, Dow Jones -0,33%), stamattina i future sono in lieve rialzo.

TWITTER -6,4% DOPO LA CENSURA A TRUMP

Twitter, investita dalle polemiche sul ruolo del social network nella propaganda di Trump (e successiva censura), arretra del 6,4%.

Per effetto delle aspettative di un aumento della spesa pubblica in infrastrutture, sostegno ai consumi e aiuti agli enti pubblici, salgono le aspettative di inflazione e scendono di prezzo le obbligazioni.

SI ALLARGA LA FORBICE SUI BOND

All’inverso, salgono i rendimenti e diventa più ripida la curva dei tassi di interesse di mercato. Il differenziale tra governativo decennale e governativo a due anni è arrivato a quota 100 punti base, mai così in alto negli ultimi tre anni e mezzo.

Questo scenario sta aiutando soprattutto le banche, anche ieri in evidenza a Wall Street: JP Morgan +1,5%. Cresce l’attesa ance per i conti di Wells Fargo e Citigroup, in calendario per venerdì.

Il dollaro si sta riprendendo: cross euro-dollaro in calo dello 0,1%, a 1,214. Oro in rialzo dello 0,5%, a 1.853 dollaro.

IL MERCATO DICE NO AI VINCOLI USA SUI BITCOIN

Il Bitcoin rimbalza a 35.222 dollari, +3%, dal -10% di ieri. Il tentativo del Tesoro degli Stati Uniti di introdurre ieri sera delle nuove linee guida sul contrasto al riciclaggio di contante attraverso le criptovalute ha scatenato le proteste di tutta l’industria. Nel giro di poche ore sono arrivate 7.000 richieste di ritirare un provvedimento mai discusso in precedenza, potenzialmente capace di mettere fuori gioco tutti i soggetti che operano in modo legale.

ANGELA MERKEL DIFENDE I DIRITTI DEL NEMICO TRUMP

Il braccio di ferro sull’impeachment di Donald Trump si è fatto sentire anche in Europa, contribuendo a rallentare la marcia dei listini dopo lo spumeggiante avvio d’anno. Francia e Germania, non certo per solidarietà con il tycoon, hanno colto l’occasione per insorgere contro lo strapotere dei social media. “La libertà di opinione – ha dichiarato il portavoce di Angela Merkel – è un diritto fondamentale di primaria importanza su cui si può intervenire, ma secondo la legge e nel quadro definito dai legislatori, non in base a una decisione del management delle piattaforme”. Drastico il giudizio del commissario europeo Thierry Breton: “Proprio come l′11 settembre ha segnato un cambio di paradigma per gli Stati Uniti, se non per il mondo, ci saranno, quando si parla di piattaforme digitali nella nostra democrazia, un prima e un dopo l′8 gennaio 2021”.

L’indice Sentix, che misura la fiducia, è passato in territorio positivo per la prima volta da quasi un anno attestandosi a 1,3 da -2,7 di dicembre.

BORSE EUROPEE IN ROSSO, ALLARME DI MOODY’S SULL’ITALIA

Piazza Affari (-0,32% a 22.722 punti) ha chiuso in rosso ma lontana dai minimi di giornata. Secondo l’agenzia Moody’s, l’Italia è tra i Paesi europei col più alto tasso di rischio sistemico, a causa dell’alta esposizione alla crisi e a uno spazio di manovra limitato.

Giornata negativa anche per gli altri mercati che ritracciano dai massimi da dieci mesi: Francoforte -0,76%; Parigi -0,78%; Madrid -0,6%; Londra -1,08%.

Sanofi avanza dello 0,4% dopo che il gruppo farmaceutico francese ha acquisito l’azienda biofarmaceutica britannica Kymab, con un pagamento di 1,1 miliardi di dollari.

PRECIPITA IL BITCOIN: -35%

Brusca caduta del Bitcoin, che precipita del 13,2% dal record di quota 40.000 a 32.968 dollari. In euro, invece, la caduta è più pesante: in media bisogna calcolare il 10% in più, con il Bitcoin Cash che crolla del 34,12% a 33.146 euro.

LO SPREAD SALE A 106, OGGI L’ASTA BTP

IL Btp amplia le perdite in chiusura archiviando la seduta con una performance peggiore rispetto alla controparte tedesca, in un generalizzato peggioramento del comparto europeo in scia al rialzo dei tassi dei Treasuries.

Il rendimento del Bund a 10 anni sale a -0,494%, massimo dall’11 novembre scorso. Il Btp a dieci anni tratta a 0,54%. La forbice fra decennale italiano e tedesco sale a 106 punti base (+1,53%).

Oggi si terrà l’asta Bot a 12 mesi per 7 miliardi. Ieri il titolo ha trattato a -0,465%, da confrontare con il -0,498% del collocamento di metà dicembre quando ha toccato il nuovo minimo storico.

GIOVEDÌ 9,25 MILIARDI DI BTP. SALE LA DOMANDA DALL’ASIA

Il Tesoro offrirà giovedì 14 gennaio 9,25 miliardi fra Btp a 3 e 30 anni, oltre al nuovo 7 anni.

In un’intervista a Reuters, il responsabile del debito italiano, Davide Iacovoni, ha detto che cresce l’interesse asiatico per il debito del nostro Paese.

BRILLA LA SQUADRA UNIPOL BPER

Tra i pochi titoli a esultare, quelli premiati dal giudizio degli analisti. Brillano gli assicurativi, con Unipolsai campione di giornata a +2,45%, e Unipol subito dietro a +1,54%. Avanza anche Bper (+2,06%) di cui Unipol è la principale azionista. Mediobanca Securities ha riavviato la copertura sui titoli con raccomandazione buy, ipotizzando che il dividendo possa dare quest’anno il 14,5%.

MPS, IL CDA SLITTA AL 28. CREDIT SUISSE ADVISOR PER LA VENDITA

Negative Unicredit (-1,74%) e Banco Bpm (-1,01%). Le vendite penalizzano anche Mps (-2,11%), nel giorno del Cda dedicato a un esame ancora preliminare del rafforzamento di capitale – fino a un massimo di 2,5 miliardi – che dovrà poi essere sottoposto alla Banca centrale europea entro la fine del mese. Il consiglio starebbe studiando un’operazione che, accanto all’aumento di capitale, preveda anche l’emissione di bond At1 (opzione indicata anche dalla Bce) ma quest’ultima strada viene considerata dagli analisti quasi un’ipotesi di scuola, difficilmente percorribile alla luce della previsione di chiudere in perdita il 2021 e di ritorno all’utile solo nel 2023.

Ieri, comunque, il consiglio ha deciso di spostare più in là la riunione che approverà queste misure rispetto al 19 gennaio comunicato in precedenza, portandolo al 28 gennaio. Una scelta ufficialmente dettata dalla necessità di avvicinare il momento dell’approvazione del documento a quello in cui verrà consegnato in Bce.

Nel frattempo il Montepaschi ha dato mandato – formale – al Credit Suisse di fungere da advisor, a fianco di Mediobanca, nella ricerca di un partner. Alla banca d’affari guidata in Italia da Federico Imbert è stato dato l’incarico di accompagnare Mps «nella valutazione delle alternative strategiche a disposizione»

UNICREDIT, UNA POLTRONA PER CINQUE CANDIDATI

Nel frattempo, un altro processo di selezione si è avviato, quello della ricerca di un candidato alla successione di Jean Pierre Mustier alla guida di Unicredit. Secondo quanto riporta il sito del Sole 24 Ore già nel cda di domani Unicredit analizzerà una lista ristretta a cinque candidati, selezionata da Spencer Stuart. Tuttavia molti osservatori ritengono che non sia ancora arrivato il momento di restringere la cerchia anche se nel consiglio di domani sicuramente ci sarà un’informativa sul metodo con cui si sta procedendo alla selezione e un aggiornamento sullo stato dell’arte. Nel toto-scommesse dei giorni scorsi uno dei candidati più gettonati era Andrea Orcel (ex Ubs) insieme a Fabio Gallia, Alberto Nagel, Alessandro Decio e i due interni Carlo Vivaldi e Francesco Giordano. Più di recente è girato il nome di Vittorio Colao mentre a più riprese si è detto di Marina Natale (ma anche di Victor Massiah e molti altri): il partito di chi ritiene che la scelta possa entrare nel vivo a inizio febbraio, per essere poi vagliata dal cda del 10, resta quello prevalente, anche se non si può escludere un’accelerazione.

FINECO SUPER, RECORD STORICO E BOOM DELLA RACCOLTA

Tra i titoli in evidenza anche Fineco: +0,96% a 13,735 euro ai massimi. Record storico anche per la raccolta di dicembre: 1,58 miliardi euro (+119% rispetto ad un anno fa). Intesa San Paolo ha confermato il rating hold e un target price di 12,8 euro. Equita Sim ha invece confermato il rating buy con un target price di 14,4 euro per azione.

TAMBURI CEDE IL 3,7% DI PRYSMIAN A 29,5 EURO

A sorpresa, Giovanni Tamburi ha alleggerito in misura consistente la posizione detenuta nel capitale di Prysmian. A mercati chiusi, il veicolo d’investimento Clubtre, controllato al 66,23% proprio da Tip, ha infatti avviato il collocamento di gran parte del pacchetto azionario detenuto. L’accelerated bookbuilding ha riguardato 10 milioni di azioni, pari al 3,73% sull’intera quota del 5,06%. A curare il collocamento sono state Equita e Morgan Stanley. In serata il collocamento era stato completato con la totale copertura del book. La vendita è avvenuta a un prezzo di 29,25-29,5 euro per azione.

Avanzano Stm (+1%) ed Hera (+1,72%) in attesa del piano di sostenibilità.

FCA-0,92% IN ATTESA DELLA CEDOLA EXTRA

Vendite su Fiat (-0,92%) nell’avvio dell’ultima settimana sul listino con questo nome in attesa di debuttare lunedì prossimo come Stellantis. Nei prossimi giorni è atteso il via libera definito alla distribuzione del dividendo straordinario pre-fusione con Psa di 2,9 miliardi di euro, già scontato dal mercato. In calo Exor (-1,73%).

BERENBERG: “GENERALI OFFRE UN RENDIMENTO DEL 32%”

Fra gli assicurativi, Generali cede lo 0,55%. Berenberg scrive però che la compagnia ha un solvency ratio più elevato rispetto ai peer europei, il miglior margine operativo nel segmento Danni e un’esposizione limitata ai sinistri relativi alla pandemia di coronavirus. Inoltre, secondo l’istituto bancario “Generali si distingue per l’attraente remunerazione del rischio, poiché offre un rendimento complessivo del 32%.”

Fuori dal paniere principale scivola Cattolica, -2,25%. L’Ivass, autorità di vigilanza sulle assicurazioni, ha chiesto alla compagnia veronese un profondo cambio del cda e di mandare in porto la seconda tranche dell’aumento di capitale (da 200 milioni), dopo quella da 300 milioni che ha visto l’ingresso di Generali col 24,4%.

JP MORGAN PREMIA ENEL, TAGLIA SNAM

Saipem -1,5%. La Procura di Milano accusa i vertici della società di vari reati commessi nella riorganizzazione degli assetti proprietari che portò circa quattro anni fa all’ingresso nel capitale di Cassa Depositi e Prestiti. Si contesta in particolare l’assenza di indicazioni aggiornate sul valore delle attività, nel prospetto dell’aumento di capitale. Eni -0,5%.

Numerose le indicazioni in arrivo dai broker. Enel -0,1%: JP Morgan ha alzato il target price a 9,4 euro da 8 euro. Snam -0,1%: JP Morgan ha tagliato il giudizio a ‘neutral’ da ‘overweight’, portando il target price a 4,90 da 4,65 euro. Nexi -0,9%: Barclays ha alzato il target price a 17,70 da 17 euro.

PIAGGIO, PER MEDIOBANCA È OUTPERFORM

In evidenza Piaggio (+3,40%), promossa da Mediobanca Securities a outperform da neutral. Bene Ovs (+1,06%), dopo il via libera all’acquisto degli asset di Stefanel.

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