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Usa verso dazi fino al 25% sulle importazioni delle auto

Donald Trump ha chiesto al segretario al commercio Wilbur Ross avviare un’indagine sulle importazioni di automobili negli Usa – Possibili dazi fino al 25% – La Cina: “Difenderemo i nostri interessi” – I titoli europei del comparto soffrono in Borsa

Usa verso dazi fino al 25% sulle importazioni delle auto

Nel momento in cui i timori internazionali su una possibile guerra commerciale sembravano essersi sgonfiati grazie alla nuova “pace” tra Cina e Stati Uniti, Donald Trump torna a parlare di dazi. Il presidente americano, nel corso di un incontro col segretario al commercio Wilbur Ross, ha dato mandato di avviare un’indagine sulle importazioni di automobili negli Usa.

A comunicare la notizia è la stessa Casa Bianca che – come aveva scritto il 23 maggio il Wall Street Journal parlando della possibile introduzione di dazi fino al 25% – spiega che si farà ricorso alla ‘Sezione 232’ del Trade Expansion Act del 1962. La legge prevede infatti che il presidente possa imporre tariffe su tutti i paesi i cui prodotti, importanti negli Stati Uniti, rappresentino un pericolo per la sicurezza nazionale americana.

La motivazione addotta da presidente per “giustificare” l’avvio dell’indagine infatti è proprio la sicurezza degli Usa.

Repentina la reazione della Cina che, attraverso il portavoce del ministero del Commercio, Gao Feng, “si oppone all’abuso delle clausole sulla sicurezza nazionale che danneggerà seriamente i sistemi del commercio multilaterale e romperà l’ordine regolare del commercio internazionale”.

Pechino, ha continuato Gao, seguirà “da vicino la situazione dell’indagine Usa e faremo una piena valutazione del suo possibile impatto, difendendo i nostri legittimi interessi”.

L’annuncio ha mandato in ribasso l’indice Dj Stoxx, che cede l’1,5% realizzando la peggior performance in Europa. In rosso i titoli delle case automobilistiche tedesche: Bmw (-2,8%), Porsche (-2,6%) e Volkswagen (-2,2%). A Milano in ribasso Fca (1,1%).

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