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Usa: piano Biden ok, ma bond e petrolio spaventano le Borse

Il Senato Usa approva il piano di aiuti all’economia di Biden, mentre esplode l’export cinese (+40%) – Ma le Borse hanno paura e i future non promettono nulla di buono: però Piazza Affari apre in rialzo

Usa: piano Biden ok, ma bond e petrolio spaventano le Borse

Il mondo accelera, ma le Borse tradiscono la paura di finire fuori strada. Nel corso del fine settimana è arrivato il sospirato sì al generoso pacchetto di stimoli all’economia messo a punto da Joe Biden. Il grande nemico, la Cina, ha risposto con un aumento spettacolare dell’export, pari al 40% (il doppio delle previsioni). Solo a febbraio il dato in dollari è raddoppiato. Ma, a giudicare dall’apertura dei mercati, questi dati non hanno eccitato il Toro.

L’indice CSI 300 delle due piazze azionarie della Cina è in calo del 2%. L’Hang Seng di Hong Kong perde l’1,5% e il Nikkei di Tokyo lo 0,5%; il Kospi di Seul l’1%. In calo anche i futures sui listini Usa: il derivato sul Nasdaq cede un altro 1%, debole quello su S&P -0,2%. In rialzo invece i futures sull’eurostoxx: +0,8%.

A suggerire prudenza è anche l’andamento degli altri listini. Sul fronte delle obbligazioni, la settimana si apre con il decennale Usa a quota 1,57%, pronto a scattare al rialzo sull’onda dei contributi di Washington.

IL BRENT OLTRE I 70 DOLLARI, T-BOND A 1,57%

Ancora più significativo il balzo in avanti del petrolio, salito oltre l’asticella dei 70 dollari (70,80 il Brent, +1,44 dollari al barile, 67,45 il Wti).

In particolare, gli operatori guardano con apprensione alla rapida discesa dei titoli tech: dal picco record di metà febbraio il settore ha lasciato sul terreno il 15% del suo valore. Tesla (-16% dal primo gennaio) guida la discesa. Solo tre azioni presentano una performance positiva nel periodo: Twitter (+20%), Alphabet (+18%) e Baidu.

Non aiuta la situazione internazionale. I ribelli Hutu hanno colpito stanotte il centro di Ras Tanura, essenziale per l’export saudita.

Il ministro degli Esteri cinese Wang Yi ha ribadito che Taiwan sarà unita alla Repubblica Popolare e ha chiesto agli Usa di “non interferire nei suoi affari interni”.

Sale il dollaro a 1,1904 euro, ai massimi da tre mesi. Debole anche lo yen. In avvio di una settimana decisiva per l’avvio della macchina delle Olimpiadi.

400 MILIARDI DI DOLLARI NELLE TASCHE DEI CITTADINI USA

La settimana finanziaria si apre così all’insegna dei sostegni all’economia Usa, approvati sabato dal Senato Usa, pur con un margine esiguo (50 contro 49, decisivo il voto della vicepresidente Kamala Harris). La notizia, pur attesa, potrebbe mettere le ali a Wall Street, anche se non mancano le voci critiche contro la manovra da 1.900 miliardi di dollari che, a detta di economisti illustri (Lawrence Summers e Olivier Blanchard su tutti), rischia di far esplodere l’inflazione. Il provvedimento, che dovrà tornare domani alla Camera dei rappresentanti per l’approvazione definitiva, prevede che almeno 400 miliardi siano destinati all’erogazione di un sostegno economico diretto ai cittadini. Solo in un’occasione, nel 2020, il governo federale ha erogato aiuti più massicci. Nel 2009 il pacchetto di aiuti era stato assai più modesto: 787 miliardi di dollari.

Di qui il timore per un’impennata della base monetaria condiviso almeno da una parte dei mercati, messi sotto pressione dall’aumento dei titoli obbligazionari a 10 anni che hanno chiuso la settimana all’1,56%, solo in parte condiviso da Robert Shiller, l’economista che lanciò l’allarme contro “l’esuberanza irrazionale” ai tempi della bolla: per ora, scrive sul Wall Street Journal, i prezzi sono ancora sotto controllo.

L’ORA DELLE SCELTE PER LA BCE, MA PIACE L’EURO DEBOLE

Il tema del sostegno all’economia terrà banco anche al prossimo vertice della Bce, in programma giovedì. Christine Lagarde dovrà fare fronte alle richieste delle colombe, a partire da Fabio Panetta che sollecita nuovi, robusti acquisti per scongiurare un’impennata dei rendimenti, dall’altra il presidente della Bundesbank, Jens Weidmann, che invita a non sopravvalutare i segnali del mercato. Una prima, preziosa indicazione sulle scelte della Bce arriverà oggi dal dato sugli acquisti di Francoforte in base al programma Pepp. La scorsa settimana la Bce ha comprato solo 12 miliardi di titoli, contro i 17 dell’ottava precedente. Oggi verranno diffusi i dati della produzione industriale in Germania e in Spagna. Domani toccherà all’Italia.

Mercoledì arriverà invece il dato sull’inflazione in Cina, particolarmente atteso dopo quelli sulla bilancia commerciale nei primi due mesi del 2021. L’economia di Pechino ha registrato un surplus commerciale di 103,25 miliardi di dollari, rimbalzando dai 7,09 miliardi combinati di deficit del primo bimestre 2020, nel pieno della crisi del Covid-19, e battendo il consensus degli analisti del saldo positivo di 60 miliardi. L’export cresce per l’ottavo mese di fila e vola del 60,6% annuo, oltre il 38,9% atteso e in accelerata sul 18,1% di dicembre, con il miglioramento della domanda globale. Gli operatori prevedono che l’indice dei prezzi segnalerà un modesto +0,3% di crescita.

In settimana si terrà, ovviamente a distanza, il vertice dei “Quad”, l’organizzazione che riunisce Usa, Giappone, India ed Australia. Sarà l’esordio internazionale di Joe Biden, ben deciso a far crescere una rete di alleanze utili a contrastare l’ascesa della potenza regionale di Pechino.

Un altro vertice ha un valore particolare per l’Europa, impegnata a recuperare lo storico rapporto con gli Usa, a partire dalla lotta contro la pandemia. Il commissario Ue Thierry Breton s’incontrerà con i rappresentanti di Washington per ottenere il consenso all’esportazione di milioni di dosi del vaccino di AstraZeneca in Europa, rimuovendo il veto alzato da Donald Trump. Allo stesso tempo, Washington dovrebbe garantire anche il libero flusso delle spedizioni di ingredienti vaccinali necessari alla produzione europea.

ITALIA VERSO L’APPROVAZIONE DEL DECRETO SOSTEGNI

Dopo il veto alzato contro l’export di vaccini AstraZeneca in Australia, l’Italia è al centro del confronto tra i Big impegnati a trovare regole condivise nella lotta per frenare la pandemia. Intanto, si comincia a chiarire il quadro intorno al decreto Sostegni, il maxi-provvedimento che dovrebbe attingere dai 32 miliardi di scostamento di bilancio autorizzati dal Parlamento per finanziare i ristori alle imprese e le nuove misure per assistere lavoratori e famiglie. Nel decreto sarà rifinanziato per un miliardo di euro il reddito di cittadinanza e verrà prorogato il reddito di emergenza.

Tra gli appuntamenti clou della settimana, l’audizione del ministro dell’Economia Daniele Franco in Parlamento. Mario Draghi parlerà in occasione della Festa della Donna. Domani è prevista la presentazione dell’ultimo Outlook dell’Ocse che renderà note le sue previsioni sull’andamento dell’economia.

Il calendario delle società prevede la presentazione dei conti di Caltagirone Editore e di Vianini Industrie.

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