In novembre l’economia degli Stati Uniti ha creato 206mila posti di lavoro. E’ la stima calcolata da Adp, societa’ specializzata nella gestione in outsourcing delle risorse umane. Il dato e’ migliore delle attese degli analisti, che prevedevano 130mila posti in piu’. La lettura ufficiale sul mercato del lavoro Usa sara’ resa nota venerdi’.
La produttivita’ nel terzo trimestre 2011 negli Stati Uniti e’ cresciuta del 2,3%, registrando un dato inferiore alle attese, che erano per un +2,5%, e rispetto alla stima preliminare pubblicata a inizio mese, pari a un +3,1%. Il costo del lavoro nello stesso periodo e’ calata del 2,5% su base annua, quando la stima preliminare era per una riduzione del 2,4% e le attese erano per un +2,2%.
L’indice Ism del distretto economico di New York e’ salito in novembre a quota 47,2 punti da 44 punti in ottobre, che aveva
rappresentato il punto piu’ basso dall’aprile 2009. Le attivita’ della Grande Mela continuano dunque a contrarsi (come avviene ogni volta che un dato e’ sotto quota 50 punti) ma il peggio appare superato. Un trend sottolineato soprattutto dall’ottima performance della sottocomponente che misura le attese per l’andamento delle attivita’ nei prossimi sei mesi: il giudizio sull’outlook e’ migliorato a 71 punti da 54,9 in ottobre mentre la componente dell’occupazione e’ salita a 52,1 punti da 37,8 un mese fa.
