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Ue, vietata la concentrazione tra Deutsche Borse e Nyse Euronext

Il tribunale Ue conferma la decisione della Commissione, che nel 2012 aveva vietato il progetto di concentrazione tra Deutsche Borse e Nyse Euronext, per problematiche legate alla concorrenza.

Ue, vietata la concentrazione tra Deutsche Borse e Nyse Euronext

L’operazione di concentrazione tra la Deutsche Borse e la Nyse Euronext è vietata. A stabilirlo è il Tribunale Ue che conferma, in questa maniera, la decisione della Commissione che non sarebbe incorsa in alcun errore di diritto o di valutazione nel considerare che i derivati negoziati in borsa (Etd) e i derivati negoziati fuori borsa (Otc) rientravano in mercati distinti.

Respinti anche gli argomenti della Deutsche Borse relativi al guadagno in termini di efficienza che l’operazione di concentrazione avrebbe potuto apportare e agli impegni assunti dalle società per controbilanciare le restrizioni alla concorrenza.

Il progetto della concentrazione tra Deutsche Borse e Nyse Euronext era stato notificato a Bruxelles nel giugno 2011 e prevedeva la creazione di una società di diritto olandese, denominata HoldCo. Secondo i piani tutti i titoli in circolazione emessi dalla Deutsche Borse sarebbero stati acquistati nell’ambito di un’offerta pubblica d’acquisto.

L’operazione era stata dichiarata incompatibile con il mercato interno dalla Commissione già a partire dal 2012, per via dei possibili effetti del progetto di concentrazione sui mercati dei alcuni strumenti finanziari derivati europei negoziati in Borsa e, dunque, per i possibili ostacoli alla concorrenza effettiva tramite la creazione di una posizione dominante.

“Nessuno degli argomenti fatti valere dalla Deutsche Borse – si legge nella sentenza del Tribunale Ue – consente di rimettere in discussione le conclusioni della Commissione sulla definizione del mercato di riferimento”. 

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