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Ue: scontro sulle nomine, Merkel in declino

Dopo aver bruciato Weber, il vertice Ue non trova l’intesa nemmeno su Timmermans, indicato dalla Merkel per presiedere la Commissione – La tregua sui dazi piace invece alle Borse asiatiche – S’impenna il petrolio

Ue: scontro sulle nomine, Merkel in declino

Le Borse brindano stamane ai risultati di un intenso weekend delle diplomazie.

Volano i listini cinesi: l’indice CSI 300 di Shanghai e Shenzhen guadagna il 3,1%, con le società fornitrici di Huawei in rally: la tregua sui commerci tra Cina e Stati Uniti dovrebbe comprendere la fine delle sanzioni imposte sulla società produttrice di telefonini e apparecchiature per le telecomunicazioni.

La valuta cinese si rafforza: cross dollaro yuan in calo dello 0,5%, a 6,84 dollari, sui minimi degli ultimi due mesi. Chiusa per festività Hong Kong.

PEGGIORANO I DATI CINESI. MEGLIO TOKYO

La ripresa del negoziato tra Washington e Pechino ridimensiona il forte calo dell’indice Caixin, elaborato sulle previsioni dei direttori degli acquisti delle aziende industriali della Cina: in giugno, l’indice scende a 49,4 da 50,2 di maggio. Sotto quota cinquanta punti, il Caixin anticipa una fase di contrazione economica. A farne le spese, potrebbe essere l’economia australiana, molto legata a quella cinese: l’indice S&P ASX 200 di Sidney guadagna solo lo 0,2% alla vigilia della riunione di domani della banca centrale.

La Borsa di Tokyo guadagna l’1,7% dopo la pubblicazione dell’indice Tankan sulle aspettative delle grandi aziende manifatturiere sceso leggermente meno del previsto, a sette, da otto. Lo yen si indebolisce su dollaro a 108,3 da 107,9 di venerdì.

La Borsa della Corea del Sud è sulla parità, in contro tendenza rispetto al tono generale dell’Asia, anche a seguito del pessimo dato sulle esportazioni. Fredda l’accoglienza alla visita a sorpresa di Donald Trump a Kim.

OPEC, PUTIN E L’ARABIA HANNO GIÀ DECISO

Rimbalza il petrolio: Brent poco sopra i 66 dollari al barile dopo l’intesa tra Putin ed i sauditi.

Si ferma la corsa dell’oro: 1.392,86 (-1,2%).

Il G20, insomma, non ha tradito le attese. In realtà il vertice di Osaka si è chiuso solo con un compromesso, mentre sui commerci ed ambiente le posizioni restano distanti, come conferma il comunicato finale. Ma, replicano gli ottimisti, è già un successo che sia stato possibile firmare un documento comune.

SI ALLENTA LA STRETTA SU HUAWEI, SHOW DI TRUMP IN COREA

Cina e Stati Uniti riprendono a trattare sui commerci. Pechino ha effettuato grandi acquisti di cereali Usa, Washington ha rinunciato a nuovi dazi per 325 miliardi sull’import cinese e riduce i vincoli su Huawei. Ma resta in piedi il contenzioso sulla tecnologia e sui brevetti.  

L’esito del vertice offre così uno spiraglio per un moderato ottimismo: si riduce il rischio di una stretta improvvisa, resta lo spazio per la riduzione dei tassi Usa il 31 luglio, in occasione della riunione della Fed, il primo taglio dal 2008.

Pochi giorni prima, il 25 luglio, toccherà alla Bce fissare i parametri dei prestiti Tltro. Dopo i guadagni del primo semestre (+17,35% l’indice S&P, il 15% abbondante l’Eurostoxx e l’Ftse Mib) i mercati azionari hanno ancora margini di guadagno.

Dal vertice in Giappone sono emerse altre novità importanti.

Vladimir Putin e il principe saudita Mohammed Bin Salman hanno annunciato, prima ancora della riunione Opec, il rinnovo dell’accordo sui tagli alla produzione di petrolio per i prossimi sei mesi: -1,2 milioni di barili al giorno. Oggi l’intesa sarà confermata a Vienna.

ACCORDO TRA EUROPA E MERCOSUR: PRIME PROTESTE

Accordo storico di libero scambio tra l’Unione Europea e il Mercosur (Brasile, Argentina, Uruguay e Paraguay), anche se non mancano le proteste di parte del mondo agricolo. L’intesa, raggiunta dopo venti anni di negoziati, prevede il taglio di dazi per 4 miliardi di euro all’anno, tutela per i prodotti tipici, più libertà per i servizi ed accesso alle gare pubbliche. Cade il 93% dei dazi agricoli ma già si profilano preoccupazioni e proteste degli agricoltori europei “sacrificati” agli interessi della finanza e dell’industria.

L’incontro a sorpresa tra Donald Trump e Kim nella zona grigia tra le due Coree è servito a sdrammatizzare l’atmosfera lungo uno dei confini più pericolosi e a far ripartire le trattative per il disarmo nucleare.

OGGI LA RISPOSTA ANTI-INFRAZIONE. PUTIN DA FRANCESCO

La geopolitica tiene banco anche per l’Europa.

Settimana decisiva per i rapporti tra l’Italia e l’Unione Europea. Oggi all’ordine del giorno del Consiglio dei ministri c’è l’assestamento del bilancio dello Stato per il 2019, necessario per dare risposta alla Ue nella trattativa per evitare la procedura d’infrazione.

Domani il collegio dei commissari Ue si riunirà a Strasburgo, per decidere se raccomandare o meno l’avvio di una procedura per deficit eccessivo nei confronti dell’Italia.

Giovedì arriva a Roma Vladimir Putin. Il presidente russo si recherà anche in Vaticano per invitare ufficialmente Papa Francesco in Russia.

In Italia c’è attesa anche per l’incontro al Mise di mercoledì tra il vicepremier Luigi Di Maio e i sindacati sull’Alitalia. Di Maio punta a chiudere il dossier “entro il 15 luglio” e ha spiegato che “ci sono offerte che stanno arrivando” e non ci sono solo Atlantia e Lotito come possibili acquirenti. Affermazioni che arrivano dopo le dure parole su Atlantia: “Se revochiamo le concessioni finisce che mettiamo dentro un’azienda decotta”.

TIMMERMANS IN CORSA PER IL DOPO JUNKER, INTESA DIFFICILE

Giorni cruciali anche per la scelta dei nuovi membri del vertice di Bruxelles e del successore di Mario Draghi alla Bce: l’accordo ad Osaka tra Francia, Germania, Spagna ed Olanda sul nome del socialista Frans Timmermans ha fatto infuriare Matteo Salvini assieme al blocco dell’Est Europa. Si cerca un accordo in extremis.  

Continua a Londra la sfida a due per la premiership nel Regno Unito. Jeremy Hunt, in corsa con Boris Johnson per la guida dei Tory, ha detto di appoggiare l’ipotesi di una Brexit senza accordo ma, a differenza del suo sfidante, non intende fissare una data di uscita del Regno Unito dall’Ue.

Con le elezioni politiche in Grecia, potrebbe chiudersi la stagione di governo di Alexis Tsipras.

INDICI PMI IN EUROPA, MERCATO DEL LAVORO USA

Tra i dati macroeconomici attesi in settimana ci sono gli indici Pmi manifatturieri e servizi a giugno di Italia, Francia, Germania, Eurozona e Gran Bretagna.

Da seguire anche il dato sul mercato del lavoro a maggio.

Stasera verranno annunciati i dati delle immatricolazioni di automobili in Italia nel mese di giugno

WALL STREET SI FERMA PER UN GIORNO E MEZZO

Settimana corta per le Borse Usa, ferme dalle 12 del 3 luglio e per tutto l giorno 4 per la festa dell’indipendenza. Ma l’ottava sarà densa di dati sensibili, tra cui spiccano i numeri sul mercato del lavoro: previsti 158 mila nuovi occupati, il tasso dei senza lavoro dovrebbe restare fermo al 3,6% ai massimi da 50 anni.

Da seguire anche i dati sulla spesa in costruzioni a maggio e l’indice Ism manifatturiero a giugno.

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