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Ubs: ecco come sarà il lavoro del futuro

Nei prossimi decenni, il 47% delle professioni attuali, quasi una su due, scomparirà a causa della tecnologia. Il 75% dei lavoratori non avrà più un ufficio tradizionale, mentre lo smart working diventerà più diffuso che mai – Ecco come lavoratori e aziende dovranno prepararsi ai cambiamenti

Ubs: ecco come sarà il lavoro del futuro

Nei prossimi decenni, il 47% delle professioni attuali, quasi una su due, scomparirà a causa della tecnologia. Il 75% dei lavoratori non avrà più un ufficio tradizionale, mentre lo smart working diventerà più diffuso che mai.

Quelli appena descritti solo sono alcune delle previsioni elencate all’interno del report di Ubs “The future of Forcework” che indaga il legame esistente tra millennials, innovazione e lavoro. La diffusione di internet, dell’intelligenza artificiale e delle nuove istanze di lavoratori e datori di lavoro sono alcuni dei fattori chiave destinati a cambiare in modo radicale il mondo del lavoro in questo periodo storico.

A dimostrarlo c’è anche l’aumento costante del numero dei freelance in tutta Europa, cresciuto tra il 2004 e il 2013 del 45%.

L’analisi di Ubs individua anche alcuni elementi fondamentali che la forza lavoro del futuro dovrà tenere in considerazione per cercare di trovare l’impiego migliore alle condizioni migliori.

La prima parola chiave è “flessibilità”. Il mondo del lavoro del futuro risulterà infatti sempre più flessibile. I lavoratori preferiranno una presenza effettiva a una presenza costante e legheranno idealismo e pragmatismo.

Le nuove regole non varranno però solo per i lavoratori, ma anche per le aziende  che dovranno puntare su alcune caratteristiche base, come la diversità di genere, la consapevolezza delle esigenze di tutti (in base all’età e alla situazione familiare), la necessità di mescolare differenti soluzioni contrattuali  e garantire un giusto equilibrio tra lavoro e vita privata. Non solo: dovranno fare in modo di rendere piacevole e funzionale il luogo di lavoro allo scopo di favorire la produttività e abbattere parallelamente l’assenteismo.

Infine, bisognerà prestare molta attenzione alla dimensione morale e sociale per i millennials, dando un’occhiata ai dati. Ad oggi, il 65% delle persone desidera lavorare per aziende o organizzazioni mosse da intenti sociali. L’83% degli studenti MBA accetterebbero uno stipendio inferiore, pur di lavorare per un’azienda che si impegni per la società e l’ambiente L’89% degli impiegati in aziende orientate al sociale mostra una maggiore soddisfazione.

Tutti aspetti da tenere in considerazione. Jurg Zeltner, Presidente Wealth Management di UBS, ha dichiarato in proposito: “La forza lavoro sta diventando più complessa. La relazione tra risorse e datori di lavoro cambierà significativamente nei prossimi anni, specialmente tra i lavoratori che oggi sono soltanto all’inizio della propria carriera. E’ importante trovarsi pronti di fronte a questi mutamenti. Le aziende che continuano a mantenere lo stesso approccio verso i propri dipendenti nel giro di dieci anni si troveranno con un notevole svantaggio competitivo.”


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