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Ubi vicina alle Good Banks, Fca presenta auto a guida autonoma

Nell’ultima seduta di Borsa del 2016 i mercati sono calmi – A Piazza Affari le nuove tariffe fanno volare le utilities mentre le banche continuano a soffrire – Ubi è ormai a un passo dall’acquisto di Banca Etruria, Banca Marche e Carichieti – Nessuna nuova norma per le Popolari nel Milleproroghe – Il 3 gennaio Fca presenta a Las Vegas un minivan scelto da Google per promuovere la guida automatica

Ubi vicina alle Good Banks, Fca presenta auto a guida autonoma

Alla vigilia di Capodanno Barack Obama si toglie gli ultimi sassolini dalla scarpa. Dopo il no dell’Onu ai nuovi insediamenti di Israele nei territori occupati, è arrivato il provvedimento di espulsione per 35 cittadini russi colpevoli di aver influenzato, grazie ad attività di hackeraggio, le elezioni Usa. La mossa non impressiona Wall Street, impegnata a liquidare il 2016 a suon di prese di beneficio dopo il lungo rally. Mosca tace. In attesa dell’arrivo di Donald Trump alla Casa Bianca, Vladimir Putin miete un nuovo successo diplomatico in Siria e festeggia il balzo in avanti del rublo, valuta record dell’anno (+15% anche sul superdollaro) sull’onda della ripresa del greggio.

Si chiude così l’anno delle sorprese elettorali, caratterizzato nella seconda parte dalla carica di Wall Street (+14%) al traino del rialzo dei tassi e della moneta americana che ha pure favorito la ripresa dei listini europei. Solo Piazza Affari, sotto del 10% da inizio anno, non ha partecipato alla festa, zavorrata com’è dalla crisi delle banche. Ma, come disse Rossella O’Hara in Via col vento, “domani è un altro giorno”. Consoliamoci con lo show di Fiat Chrysler, ieri -1%, che il 3 gennaio esordirà al Ces di Las Vegas con la Pacifica ibrida, il minivan scelto da Google per promuovere la guida automatica nelle grandi città Usa grazie a un servizio di car sharing.

DEBOLE TOKYO, BALZO DELLE SCORTE DI GREGGIO USA

Debole Tokyo, che si avvia a chiudere con un modesto ribasso dello 0,4%, sufficiente ad azzerare i guadagni del 2016, l’anno peggiore per il Nikkei dal 2010. Il listino è stato dominato dall’andamento dello yen: +22% fino all’elezione di Trump, -11,5% dall’8 novembre. I listini dell’area Asia Pacific si accingono a chiudere l’anno co un guadagno del 3,8%. La svalutazione dello Yuan (-7% sul dollaro) ha favorito la tenuta delle Borse cinesi.

Poco mossi i mercati Usa: Dow Jones -0,07%, S&P 500 -0,02%, Nasdaq -0,12%. Improvvisa discesa del dollaro, scivolato ad un minimo di 1,07 sull’euro (poi rimbalzato a 1,0570) e in calo sullo yen, ai massimi da 15 giorni. Il fenomeno è legato alle sistemazioni di fine anno, che hanno provocato anche un lieve calo dei rendimenti del t- Bond al 2,48%.

Il dato sul mercato del lavoro Usa ha confermato il tono brillante dell’economia americana: la settimana scorsa sono state avanzate 265mila nuove richieste di sussidi di disoccupazione, in calo dalle 275mila della settimana precedente. Il dato è in linea con le previsioni.

Sono salite più del previsto le scorte di greggio Usa: +614.000 barili contro la previsione di un calo di 2,1 milioni. In particolare risultano in ascesa i depositi di Cushing, Oklahoma, una delle capitali dello shale oil: +172 mila barili. Calano, seppur di poco, le quotazioni del Brent (-0,1% a 56,14 dollari) e del Wti (-0,5% a 53,77 dollari).

Contrastati i titoli legati al petrolio: ConocoPhillips -0,2%, Halliburton -0,3%, Exxon +0,1%. A Piazza Affari prosegue il rialzo di Saipem+0,4% (ieri +1%). Positiva Eni (+0,8%), in calo Tenaris (-1,4%).

MILANO -0,2%. TUTTO ESAURITO PER I BTP 

Scambi al lumicino anche nelle Borse europee, caratterizzate dal calo dei titoli bancari. Piazza Affari ha chiuso la seduta con un calo dello 0,2% a 19.203 punti. Le Borse di Parigi e Francoforte hanno perso lo 0,2%.

La messa in sicurezza del sistema bancario italiano non sarà un lavoro facile e richiederà tempo. Lo ha detto il presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, nel corso della conferenza stampa di fine anno. “Abbiamo messo in sicurezza il risparmio con un decreto la cui attuazione sarà lunga e complicata. Non è che ce lo nascondiamo, ma è una decisione strategica e fondamentale”, ha detto il premier.

Tutto esaurito e prezzi in calo ieri nell’asta a medio-lungo, accompagnato a una buona discesa dei rendimenti. Il Tesoro ha collocato 6,75 miliardi di euro sui quattro titoli a medio lungo termine. Il Btp 5 anni ha segnato un rendimento a 0,54 (minimo da settembre). Il decennale è stato assegnato ad un tasso dell’1,77% (minimo da ottobre) da 1,97% dell’asta di fine novembre.

Nel rapporto settimanale dedicato ai prossimi spunti di investimento, gli analisti di Jci Capital suggeriscono di ridurre peso e duration sui Btp a favore di scadenze più brevi.

L’AUTORITÀ ALZA LE TARIFFE. SALE TERNA, ENEL AI MASSIMI 2016

La nota positiva è venuta dalle utility, spinte dalla notizia che l’Autorità dell’Energia e Gas ha approvato l’adeguamento delle tariffe elettriche in vigore dal primo gennaio prossimo. I dettagli della delibera dell’Authority sono in via di comunicazione. Terna+2,1% dopo la decisione. Dal recente minimo del 24 novembre, Terna ha messo a segno quattro settimane consecutive di rialzo con un guadagno complessivo del 12,6%. La performance da inizio anno è un calo dell’8%. Avanza anche Snam (+0,9%).

Enel è salita dello lo 0,5%. a 4,16 euro, massimo da fine novembre 2015, in una giornata di Borsa decisamente piatta. Secondo la società di ricerca americana Value Investment Principals, gli obiettivi che la società ha presentato nel piano industriale sono raggiungibili. Value Investiment, infatti, è convinta che la società elettrica italiana possa raggiungere l’obiettivo di aumentare l’Ebitda del 15% entro il 2019 e di incrementare l’utile netto del 14% all’anno nel periodo 2016-19. Secondo Sandy Mehta, responsabile degli investimenti di Value Investment, il piano industriale è fattibile e il titolo al momento è sottovalutato.

BANCHE GIÙ IN EUROPA. UBI A UN PASSO DALLE GOOD BANKS

Spiccano, in una giornata di variazioni modeste, i cali del settore bancario in tutta Europa. L’indice Stoxx del settore è sceso dell’1,2%, Deutsche Bank ha perso il 2,3%. Fra le banche italiane, scende Unicredit (-1,8%). Ribassi più marcati per il Banco Popolare (-3,7%) alla vigilia delle nozze con Bpm (-3,5%). Intesa (-0,8%) ha conferito un portafoglio immobiliare da 500 milioni di euro al nuovo Fondo Yielding, gestito da Idea Fimit e riservato a investitori istituzionali.

Sotto pressione anche Ubi (-3,1%). Atlante ha presentato un’offerta per due terzi dei 3,7 miliardi di crediti problematici lordi di Nuova Banca Etruria, Nuova Banca Marche e Nuova CariChieti, mossa che agevola l’acquisizione delle tre banche.

PARMALAT ANCORA SU. SI SGONFIA TELECOM

Si sgonfia la speculazione su Telecom Italia (-0,1%). Il ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan, ha smentito un intervento della Cdp nel capitale della società di telecomunicazioni. Mediaset – 0,5%. Il presidente del consiglio, Paolo Gentiloni ha detto di essere “non indifferente alla scalata da parte del gruppo francese Vivendi” ma ha aggiunto che “non è compito del governo intervenire, semmai delle autorità a tutela del mercato, se lo riterranno opportuno”.

Parmalat ha chiuso in rialzo dell’1,24%, a 2,9320 euro, sopra il prezzo dell’Opa annunciata da Lactalis. Amber, azionista con circa il 3%, ha annunciato che non aderirà all’offerta. Kepler Cheuvreux ha alzato il prezzo obiettivo sul titolo da 2,35 euro ai 2,8 euro del bid (raccomandazione hold).

Finale d’anno ruggente per la pattuglia dei titoli tecnologici: Tas +11,35%, Acotel +13,02%, Dada +8,63% e Banzai +9%.

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