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Tutti gli occhi dei mercati sull’America: attesa per il Pil e soprattutto per la Fed

Oggi i mercati attendono con ansia il dato sul Pil americano del secondo trimestre ma soprattutto gli orientamenti della Fed sui tassi – Intanto il dollaro va al record e Twitter vola – Argentina, ultima spiaggia -Anche il Btp è caccia del nuovo record dei rendimenti minimi – Bollorè-Mediaset: prove di intesa in Premium -Conti in arrivo per Fiat e Generali

Tutti gli occhi dei mercati sull’America: attesa per il Pil e soprattutto per la Fed

FIAT E GENERALI, IL GIORNO DEI CONTI. BTP, RECORD IN VISTA 

ATTENDENDO LA FED UPS GELA WALL STREET, TWITTER  VOLA 

Continua la marcia dei listini asiatici. Avanza la Borsa di Tokyo +0,3% nonostante la frenata della produzione industriale, compensata però dal calo dello yen. Salgono anche Hong Kong +0.70% e i listini cinesi.

Contrastato il finale di Wall Street: L’indice Dow Jones è sceso dello 0,42%, l’S&P 500 dello 0,3% e il Nasdaq solo dello 0,05%. 

A determinare la battuta d’arresto sono stati i dti negativi dei servizi di trasporto, un indicatore chiave per valutare il trend dell’economia. Ups perde il 3,7%, trascinando al ribasso i concorrenti come FedEx -1,4%. 

Nel dopo Borsa, però, c‘è da segnalare il boom di Twitter+14,2% dopo i conti del trimestre.  

Dopo una seduta molto volatile le Borse europee hanno preso coraggio sul finale andando a chiudere sui massimi di giornata, prima della frenata Usa. Francoforte, Parigi e Madrid si sono allineate su un guadagno dello 0,6%. Londra è salita dello 0,4%.

Bene Piazza Affari con il Ftse Mib che è salito dello 0,7%. 

In attesa della Fed nuovo record del dollaro: la valuta americana è scambiata a 1,3411 sull’euro, ai massimi dallo scorso  novembre.

Il petrolio tipo Wti tratta a 100,6 dollari il barile, in ribasso dell’1%. 

L’oro in calo a 1299 dollari l’oncia.

IL PIL USA PREVISTO A + 3,2%. ARGENTINA ULTIMA SPIAGGIA

Non mancano certo i market movers in questo mercoledì di mezza estate:

Una pioggia di dati inonderà oggi i listini, in Europa come in Usa. Il più importante, in uscita alle 14.30, riguarda la prima stima del prodotto interno lordo americano del secondo trimestre 2014, a cui tocca l’ingrato compito di controbilanciare il fiasco del primo trimestre. Si prevede un incremento del 3,2%. Alle 20 uscirà il comunicato finale del FOMC, il comitato monetario della Federal Reserve. Scontato un nuovo taglio degli acquisti sul mercato della banca centrale (da 35 a 25 miliardi) , c’ attesa per il messaggio che potrebbe contenere toni più rigidi sul fronte dei tassi .

La situazione geopolitica, pur incandescente, resta comunque in secondo piano. Le nuove sanzioni nei confronti della Russia sono state scontate con una certa sufficienza, come del resto conferma il rimbalzo del rublo sul dollaro. 

Proseguono invece i dubbi sull’Argentina. I credit default swap sul debito di Buenos Aires sono saliti ieri sui massimi da sei settimane, a causa dei timori per un nuovo default del paese che potrebbe concretizzarsi questa settimana.

Oggi è in programma un nuovo incontro tra i rappresentanti del paese e i cosiddetti ‘holdout’, ovvero gli investitori che non hanno accettato la precedente ristrutturazione del debito argentino e che hanno fatto causa a Buenos Aires vedendosi dare ragione da un tribunale Usa. 

Questo bombardamento di dati ed eventi giunge in un momento particolare sui mercati, con l’equity US poco distante dai massimi storici, i tassi sui minimi dell’anno (quelli europei sui minimi assoluiti) e la volatilita sugli asset ( e in particolare sulle divise) a sua volta sui minimi. 

BOT SUPERSTAR, OGGI TOCCA AI BTP

Tassi Usa sui minimi dell’anno (il decennale tratta a 2,465%),  quelli europei sui minimi assoluti. 

Il Bund a 10 anni tratta all’1,12%, trainando al ribasso i rendimenti di Italia e Spagna. Lo sprea d tra il Btp e il Bund decennale cade a 150 punti base, mentre il rendimento del BTP 10 anni scende al minimo storico di 2,64%.

E’ in questa cornice ottimale che il Tesoro conclude oggi la tornata di aste di fine mese mette offrendo fino a 7 miliardi a medio e lungo termine,compresi 2-2,5 miliardi a dieci anni.

Intanto ieri sono arrivate ottime indicazioni dall’asta dei Bot a sei mesi. Il Tesoro italiano ha collocato 7 miliardi a sei mesi con un tasso di rendimento in calo allo 0,236% dal precedente 0,309%. Si tratta del nuovo minimo storico. 

Edison, Fiat, Generali ed Enel Green Power  

BANCHE, IL GIORNO DELLA RISCOSSA

Tutte le banche hanno preso la strada del rialzo: Intesa+0,6% e Unicredit  +1,4%. 

Montepaschi+0,6%.  Dalle comunicazioni a Consob sulle partecipazioni rilevanti emerge che York Capital Management Global Advisors ha acquistato il 5,025% del capitale della banca senese a titolo di gestione del risparmio. L’operazione risale al 4 luglio scorso.

 Banco Popolare +0,8%, UBI Banca+3%, Pop. Milano+0,8%.

Banca Popolare dell’Emilia Romagna+1,3%. L’aumento di capitale si è concluso con l’integrale sottoscrizione delle azioni offerte, per un controvalore totale di 749,7 milioni di euro. 

Banca Generali +1%, l’utile netto dei primi sei mesi è cresciuto a 88,4 milioni di euro (+24%), si tratta del miglior risultato della storia della società. 

Generali +0,98% . La compagnia, che riunirà oggi il consiglio per la trimestrale, salirà al 100% di Gph, la holding che controlla diverse attività assicurative e finanziarie nei Paesi dell’Europa Centro-orientale, dall’attuale 76% entro gennaio 2015 al prezzo di 1,235 miliardi.

FIAT FRENA LA DISCESA. INCENTIVI IN VISTA 

Recupera nel finale Fiat  -0,6% che era  arrivata a perdere quasi il 2%. Oggi il cda esamina i conti del primo semestre: attesa per la tenuta del mercato brasiliano. Il ministro Lupi ha detto che il governo sta studiando incentivi per l’acquisto di nuove auto.

CNH Industrial +0,4%.  La società ha inaugurato il più grande stabilimento per la produzione di macchine agricole del nord-est del Paese, dove si fabbricherà una linea completa di attrezzature con i marchi Case IH e New Holland, 

Debole invece Pirelli -0,3%.

BANK OF AMERICA PROMUOVE ENEL GREEN POWER

Avanza Enel Green Power  +2%, alla vigilia del consiglio di oggi. Il gruppo delle rinnovabili ha avviato i lavori per la costruzione di un parco eolico in Messico, con un investimento di 170 milioni.   

Bofa – Merrill Lynch ha confermato la raccomandazione Buy, alzando il target price a 2,35 euro da 2,25 euro.
Secondo gli analisti americani, la società  resta l’unica opportunità di acquisto nel comparto delle energie rinnovabili in Europa perché offre una buona combinazione di “valore” e “tassi di crescita”.

Enel+1,6%, A2A+0,7%.

STM, SAIPEM E IL LUSSO SOTTO PRESSIONE

Ancora in ribasso StM,8% a 6,275 euro.  Stamattina Bernstein ha deciso di tagliare la raccomandazione a Underperform da Market Perform, confermando il target price di 5,5 euro.

Vendite ancor più pesanti su Saipem 3% a 17,85 euro: prima dell’annuncio della trimestrale il titolo si era spinto fino a 18,74 euro. Il gruppo ha chiuso il secondo trimestre con profitti netti per 75 milioni di euro. I ricavi ammontano a 3,075 miliardi, con un Ebit di 166 milioni.

Per l’intero 2014 è previsto un utile netto tra 280 e 330 milioni, un Ebit tra 600 e 700 milioni, ricavi per 13 miliardi e un debito netto tra 4,2 e 4,5 miliardi. Si tratta di indicazioni inferiori a quelle fornite in precedenza.

Stamattina il gruppo ha annunciato che si è aggiudicato nuovi contratti di perforazione in Indonesia, Africa Occidentale, Golfo Arabo e America Latina per un valore di circa 850 milioni di dollari, dei quali 540 relativi ad attività offshore .

Soffre anche il lusso. Ferragamo  -3,2%, Yoox,6% in attesa della  trimestrale, Tod’s -1,8%, Moncler-3%. 

BOLLORE’- MEDIASET, PROVE DI INTESA IN PREMIUM

Mediaset  +1,5%. società ha registrato nel primo semestre un risultato negativo per 20,5 mln di euro rispetto all’utile di 30,1 mln dello stesso periodo dell’anno scorso a causa dell’adeguamento del valore di carico della quota in Digital Plus al valore di realizzo che ha comportato un onere di 12,3 mln. Ha però centrato due obiettivi: costi operativi in diminuzione e riduzione del debito. Outlook incerto. Il management prende tempo su Premium

Vincent Bolloré, primo socio di Vivendi , sarebbe interessato a una quota di Mediaset Premium. 

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