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Trump shock: “Non difenderò Paesi Nato che non spendono per la difesa”. E anche l’Italia è nella lista nera, ecco l’elenco

L’ex presidente degli Stati Uniti spiega che non esiterebbe a incoraggiare la Russia ad attaccare gli alleati del Patto atlantico che non rispettano i loro impegni finanziari. E tra questi c’è anche il nostro Paese. Per la Casa Bianca “parole folli”. Stoltenberg: “Nato pronta a difendere “

Trump shock: “Non difenderò Paesi Nato che non spendono per la difesa”. E anche l’Italia è nella lista nera, ecco l’elenco

Parole preoccupanti di Donald Trump durante un comizio elettorale a Conway, nella South Carolina. Il tycoon, nuovamente in corsa per la Casa Bianca, ha rievocato sue dichiarazioni del 2018 in cui affermava che non avrebbe difeso nessun paese Nato che non rispettasse gli impegni di pagamento ma anzi, ma anzi “incoraggerebbe” la Russia ad attaccarli.

“Uno dei presidenti dei più grandi Paesi – racconta Trump ai sostenitori (riferendosi ad un vertice Nato) – si era alzato e mi aveva detto, ‘bene, signore, se noi non paghiamo e veniamo attaccati dalla Russia, voi ci proteggerete? E Trump ha risposto: “non paghi, sei un delinquente. Nessuno ti proteggerebbe. Anzi, li incoraggerei a fare quello che vogliono. Devi pagare i tuoi conti”.

Una dichiarazione che ha suscitato preoccupazione e irritazione tra gli alleati.

La Casa Bianca: “Parole spaventose e folli”

La Casa Bianca ha risposto alle affermazioni di Trump, evidenziando gli sforzi del presidente Joe Biden per rafforzare le alleanze internazionali. “Incoraggiare l’invasione dei nostri alleati più stretti da parte di regimi assassini è spaventoso e folle e danneggia la nostra sicurezza nazionale, la stabilità globale e la nostra economia” ha commentato Andrew Bates, portavoce della Casa Bianca. Biden ha poi commentato le parole del tycoon affermando che le parole di Trump suggeriscono il suo desiderio di “dare la luce verde” a Vladimir Putin per più “guerre e violenza”.

Stoltenberg: “Nato pronta a difendere ogni alleato”

“La Nato resta pronta a difendere tutti i suoi alleati“, questa è stata la pronta replica del segretario generale della Nato Jens Stoltenberg. “Ogni affermazione in cui si parli della possibilità che i Paesi membri non si difenderanno reciprocamente mette a rischio la sicurezza di noi tutti, inclusa quella degli Usa, ed espone i soldati americani ed europei a rischi crescenti”.

“Mi aspetto – ha sottolineato il segretario generale dell’Alleanza – che, indipendentemente da chi vincerà le elezioni presidenziali, gli Stati Uniti resteranno un forte e fedele alleato all’interno della Nato“. Preoccupazione arriva anche dal ministro degli Esteri polacco Pawel Zalewski sottolineando che “queste parole di un candidato alla presidenza devono essere prese sul serio”. “Significa un cambio nella logica della presenza degli Stati Uniti nella Nato. È molto preoccupante. Lui richiama correttamente i Paesi membri a spendere di più sulla difesa, ma invita anche la Russia ad attaccare. Questo è assolutamente incomprensibile”.

Anche l’Italia tra i 20 Paesi che non spendono il 2% del Pil

Da tempo, Donald Trump ha ribadito il concetto che i paesi Nato che non rispettano gli accordi di spesa in difesa (2% del Pil) non meritano il pieno sostegno degli alleati. L’ex presidente americano si riferisce al fatto che durante il Summit Nato del 2014 in Galles, gli Stati membri della Nato hanno concordato di aumentare le proprie spese per la difesa fino al raggiungimento dell’obiettivo del 2% rispetto al PIL. Un impegno che è stato ribadito a Varsavia nel 2016 con il cosiddetto Defence Investment Pledge.

Secondo le stime dell’Alleanza, nell’ultimo anno, sono solo undici Paesi su 31 ad aver raggiunto questa soglia. E tra questi non c’è l’Italia che nel 2023 ha speso intorno all’1,46% del Pil.

Oltre agli Stati Uniti, che hanno una spesa per la difesa del 3,49% a rispettare gli impegni del 2% per la spesa di difesa sono anche la Polonia (3,9%), la Grecia (3,01%), l’Estonia (2,73%), la Lituania (2,54%), la Romania (2,44%), l’Ungheria (2,43%), la Lettonia (2,27%), il Regno Unito (2,07%) e la Slovacchia (2,03%).

Quali Paesi ci sono dunque nella lista nera di Trump oltre all’Italia? Lussemburgo (0,72%), Belgio (1,13%) e Spagna (1,26%), Turchia, Slovenia, Canada, Portogallo, Repubblica Ceca, Germania, Danimarca, Norvegia, Olanda, Albania, Croazia, Bulgaria, Macedonia del Nord, Montenegro. Per un soffio, dato che spende l’1,9% del Pil, tra i bersagli c’è anche Francia. Anche la Finlandia, nuovo membro Nato, appena sotto al 2% ma si è già impegnata a portare la spesa al 2,3% del Pil.

Aggiornamento delle ore 15.50

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