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Triennale di Milano: Dracula e il mito dei vampiri

La mostra è stata ideata, prodotta e organizzata da Alef-cultural project management in partnership con La Triennale di Milano e in collaborazione con il Kunsthistorisches Museum di Vienna – Resterà aperta fino al 24 marzo ed è dedicata a una delle leggende antiche più articolate e suggestive.

Triennale di Milano: Dracula e il mito dei vampiri

In occasione della mostra “Dracula e il mito dei vampiri” ospitata alla Triennale di Milano fino al 24 marzo 2013, l’Avis Provinciale e Comunale di Milano promuove le donazioni di sangue presso la sede espositiva giovedì 7 e mercoledì 13 marzo 2013. 

“Abbiamo deciso di abbinare il nostro nome a questa mostra – fanno sapere il Presidente dell’Avis Provinciale, Natale Casati, e il Presidente della sede comunale, Luca Maria Munari – per evidenziare il grande valore etico e simbolico del sangue come elemento insostituibile per la vita e la sopravvivenza di tutti noi. Questa iniziativa rappresenta, per noi, un’occasione innovativa e insolita per sottolineare come sia più che mai importante dare il proprio contributo per fronteggiare il sempre maggiore fabbisogno di sangue ed emoderivati in campo medico, chirurgico e scientifico”.

La mostra è stata ideata, prodotta e organizzata da Alef-cultural project management in partnership con La Triennale di Milano e in collaborazione con il Kunsthistorisches Museum di Vienna. Resterà aperta fino al 24 marzo ed è dedicata a una delle leggende antiche più articolate e suggestive: “Dracula e il mito dei vampiri”.

Sono esposte circa 100 opere tra dipinti, incisioni, disegni, documenti, oggetti storici, costumi di scena e video – affronta e indaga la figura del vampiro per antonomasia, partendo dalla dimensione storica per procedere alla trasfigurazione letteraria, fino ad arrivare alla trasposizione cinematografica e, infine, alle implicazioni sociologiche del mito di Dracula. Un vero e proprio viaggio nel mondo vampiresco che, al contempo, analizza il contesto storico e quello contemporaneo, passando in rassegna oggetti d’epoca e design dei nostri giorni, miti antichi e divi di oggi. Nel 1912 muore Bram Stoker, lo scrittore che, nel 1897, pubblicò il romanzo “Dracula”.

Il mondo celebra il centenario della sua scomparsa con una serie di importanti eventi. La mostra è quindi un’occasione per rendere omaggio alla creatura letteraria del romanziere irlandese: Dracula, l’immortale vampiro, principe della notte, antesignano di una lunga serie di emuli più o meno fascinosi.

La figura del vampiro, a partire dai suoi più lontani trascorsi folklorici e medievali, ha conosciuto infatti uno sviluppo straordinario entro la cultura illuministica, romantica e contemporanea, per culminare oggi nella saga di Twilight e in una sorta di “vampiromania” che continua a sedurre adolescenti e non solo.

Capire perché il vampiro sia comparso improvvisamente sulla scena dell’immaginario europeo nel Settecento per non uscirne mai più, rileggere per immagini il Dracula di Bram Stoker, pensare a Dracula guardando a tutto quanto è stato prodotto dopo Bram Stoker, ma anche conoscere Dracula prima di Bram Stoker: questo l’intento della mostra.

Le diverse declinazioni del fenomeno del vampirismo sono quindi affrontate in tre sezioni principali: “La realtà dietro il mito”, a cura di Margot Rauch, conservatrice del Kunsthistorisches Museum di Vienna, da cui provengono una serie di eccezionali documenti storici e opere tra le quali il primo ritratto del conte Vlad, figura storicamente esistita nel XV secolo e associata a quella leggendaria di Dracula; “Bram Stoker: Dracula” in collaborazione con la Bram Stoker Estate, che propone una riflessione sul vampirismo nell’ambito letterario con particolare attenzione all’opera di Stoker approfondita attraverso taccuini e documenti del romanziere esposti per la prima volta in Italia; “Morire di luce: il cinema e i vampiri” a cura del critico cinematografico Gianni Canova che, attraverso una serie di videoproiezioni ci immerge nella storia del vampirismo sul grande schermo, dalle prime pellicole in bianco e nero degli inizi del Novecento fino alle saghe degli ultimi anni. Particolare attenzione è rivolta al “Bram Stoker’s Dracula” (1992) di Francis Ford Coppola, di cui sono presentati per la prima volta in Italia alcuni storyboards e la sceneggiatura originale. Per l’occasione si presenta al pubblico anche l’armatura indossata da Gary Oldman – su disegno della costume designer Ishioka Eiko – eccezionalmente ricostruita dai produttori hollywoodiani dell’originale.

La mostra è arricchita, poi, da due interessanti variazioni sul tema. La storica del costume Giulia Mafai offre un’interpretazione originale dell’identità del vampiro e, in particolare, della donna vampiro. Splendidi abiti di scena offrono un particolare sguardo sulla figura della “Donna vamp”, creatura che al vampiro al femminile – incarnato storicamente da Elizabeth Bathory e letterariamente da Carmilla – sovrappone il concetto di donna che distrugge attraverso il potere della seduzione.

Un’affascinante divagazione nel mondo della moda è quella che nasce dalla collaborazione con L’Uomo Vogue che presenta una selezione di riferimenti fashion al mondo degli un-deads attraverso le immagini di brand che hanno adottato lo stile dei vampiri divenendo cultori del genere: da Comme des Garçons, a John Galliano, da Alexander McQueen a Rick Owens fino alla recente interpretazione di Prada.

Il costume e la moda aprono le porte al “Design del Vampiro” attraverso un racconto per immagini delle dimore e dei luoghi frequentati dal re della notte, con una riflessione sul ruolo di Dracula come“costruttore di città” firmata dall’architetto Italo Rota.

Completa il percorso dell’esposizione uno speciale omaggio dedicato a Guido Crepax. In mostra diciotto disegni inediti che illustrano l’incontro tra Dracula e Valentina, una delle sue più celebri creature.

L’allestimento si avvale di ricostruzioni scenografiche e suggestive proiezioni per accompagnare il visitatore verso un’esperienza emozionale alla scoperta dell’affascinante universo degli un-deads.

Un’iniziativa di profondo valore è quella promossa insieme all’Avis, Associazione Volontari Italiani Sangue, che – in occasione dell’esposizione “Dracula e il mito dei vampiri” – farà conoscere le sue attività e sensibilizzerà il pubblico ai valori del dono e della solidarietà.

I volontari e i medici dell’Associazione apriranno le porte della loro unità mobile per far conoscere da vicino il mondo della donazione, rispondere alle domande e curiosità dei visitatori e distribuire materiale informativo.

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