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Tour: tris Sagan, Berna ringrazia Cancellara

Il campione del mondo brucia al fotofinish il norvegese Kristoff – Cancellara partecipa alla volata ma è solo sesto – Oggi riposo: da domani solo Alpi prima di Parigi – Ma chi attaccherà Froome in giallo?

Tour: tris Sagan, Berna ringrazia Cancellara

A Berna tutti aspettavano Fabian Cancellara, l’idolo nazionale che a fine stagione appenderà la bici al chiodo e che si dice abbia deciso di partecipare al suo ultimo Tour proprio perché arrivava nella sua città. Ma Spartacus, 29 volte maglia gialla – nessun altro corridore che non sia anche vincitore del Tour l’ha indossata tanto – non ce l’ha fatta a centrare la vittoria. Ma se l’è giocata fino all’ultimo nel rush finale arrivando sesto, il miglior suo piazzamento in questa edizione della Grande Boucle.

A vincere al fotofinish su Alexander Kristoff è stato quel fenomeno di Peter Sagan che è sgusciato fuori nella mischia finale appaiando il norvegese per superarlo – un affare di centimetri – con un prodigioso colpo di reni che scagliava in avanti la bici. Terzo Sondre Holst Henger, un altro norvegese anche se meno noto di Kristoff. Quarto John Degenkolb che sta riprendendo confidenza con il brivido dello sprint dopo il tremendo incidente invernale. Quinto Matthews.

Cavendish, dopo il poker di sabato si è sfilato subito finendo solo 23esimo anche perché il piccolo strappo più il pavé prima del traguardo hanno imballato le gambe di Cannonball. È il terzo arrivo del Tour che richiede l’esame dell’occhio elettronico per stabilire il vincitore della tappa: ad Angers Cavendish beffò Greipel; stessa sorte del Gorilla tedesco è toccata a Bryan Coquard a Limoges battuto per un soffio da Kittel; ieri il fotofinish ha raggelato Kristoff sempre alla ricerca di un successo.

Per Sagan è il terzo successo personale ma soprattutto la conferma di essere uno dei pochi fuoriclasse in circolazione oggi. Ormai sua è la quinta consecutiva maglia verde della classifica a punti, che porta Sagan a una lunghezza dal primato di Eric Zabel. E chissà che Oleg Tinkoff, di fronte a tante performance del suo campione iridato, possa recedere dalla decisione di abbandonare il ciclismo l’anno prossimo.

Anche il Tour deve ringraziare Sagan (e anche Cavendish) se ha potuto offrire emozioni e momenti di grandissimo ciclismo finora mancati ai vertici della classifica, dominata senza sforzo da Froome. E il britannico in maglia gialla fino a oggi non ha avuto nemmeno bisogno delle sue celebri frullate per annichilire gli avversari. Mai un attacco, mai un’imboscata, mai nulla: i rivali, Quintana su tutti, sembrano rassegnati, quasi contenti di perdere senza essere bastonati.

Dopo il riposo di oggi a Berna, ci sono ancora quattro tappe sulle Alpi prima della passerella finale di Parigi per tentare di dare almeno un pizzicotto al padrone del Tour.

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