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Tour: De Gendt vince, Froome quasi a piedi

Froome cade con Porte e Mollema quando ormai aveva staccato Quintana: a causare l’incidente una moto della tv che si blocca all’improvviso per la folla – Yates maglia gialla per quasi un’ora poi la giuria decide neutralizzare i tempi e il britannico resta leader

Tour: De Gendt vince, Froome quasi a piedi

Nata male con il quasi dimezzamento dell’ascesa per paura del Mistral, la tappa tanto attesa del Ventoux è finita peggio con Froome disarcionato dalla sella che corre a piedi verso il traguardo cercando disperatamente una nuova bici. Era successo che la folla, che era salita in vetta, si era riversata sotto lo Chalet Reynard, dove era posto il nuovo traguardo, creando una calca indescrivibile ai bordi della strada. Tanto che una moto della televisione francese che sta seguendo l’attacco a tre di Froome, Porte e Mollema si impianta all’improvviso.

Porte ci sbatte contro e vola per terra, stessa sorte tocca a Bauke Mollema e Froome. Dei tre Mollema è quello che riesce a rimettersi in sella prima degli altri due. Porte ha i suoi problemi a riprendere. Froome addirittura non può ripartire perché la sua bici è sfasciata. Che fa allora la maglia gialla? Si mette a correre come un maratoneta finchè trova una bici di scorta, è un telaio perfetto per un piccoletto come un fantino, non per una stanga come il britannico.

Comunque meglio di niente per arrivare al traguardo in bici – fosse arrivato a piedi sarebbe stato squalificato. E Froome vi arriva ma solo 25esimo con un ritardo di 5’05” dal vincitore Thomas De Gendt – lo stesso che domò lo Stelvio nel Giro 2012 vinto da Ryder Hesjedal. Lo sguardo tra il desolato e l’incazzato, capisce subito che per colpa della totale disorganizzazione in cui è precipitato ieri il Tour – perché non sono stati transennati almeno gli ultimi 3 km – di aver perso la maglia gialla, scavalcato in classifica proprio da quei rivali che aveva staccato con una delle sue frullate a metà della salita.

Mollema era riuscito a tagliare il traguardo un minuto prima di Froome precedendo di 19” Adam Yates e Aru, autori di una bella prova con il giovane inglese che, cronometro alla mano, diventava la nuova maglia gialla. Froome vedeva non solo sfumare il suo attacco, ma perdeva terreno anche da Quintana che sul Ventoux di ieri aveva perso le sembianze del condor per assumere quelle della quaglia. Il dopo corsa era il caos perché gli organizzatori non sapevano più cosa fare: alla fine, dopo quasi un’ora di incertezza, i commissari hanno deciso di assegnare a Froome e a Porte lo stesso tempo di Mollema.

Una decisione che ha suscitato subito non poche polemiche ma che per il presidente della giuria dei commissari, Bruno Valcic, è la più corretta perché “lo scarto al momento dell’incidente a 1,2 km dall’arrivo era praticamente lo stesso che è stato registrato sulla linea del traguardo tra Mollema e il gruppo regolato da Adam Yates: 18 o 19 secondi. La decisione non poteva che essere questa visto che Froome e Porte erano con Mollema mentre Quintana, Valverde e altri erano nel gruppo di Yates. Non sarebbe stato normale che Froome che aveva 19 secondi di vantaggio a 1,2 km dall’arrivo, perdesse 2 minuti nel finale”.

Certo, per il Tour e la sua leggenda una brutta giornata, che per la Francia tutta sarebbe diventata tragica nella sera con l’attentato di Nizza.

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