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Torna l’ora legale, Terna: “Risparmi per 100 milioni”

Nella notte tra sabato 30 e domenica 31 marzo si sono spostate in avanti le lancette di un’ora – Terna ha calcolato anche quanto costerebbe abolire il passaggio dall’ora solare all’ora legale a partire dal 2021 come approvato dal Parlamento europeo.

Torna l’ora legale, Terna: “Risparmi per 100 milioni”

Torna l’ora legale. Nella notte tra sabato 30 e domenica 31 marzo bisognerà spostare le lancette in avanti, dalle 2.00 alle 3.00. Si dormirà dunque un’ora in meno. Per molti italiani, l’arrivo dell’ora legale significa uscire dall’ufficio col sole ancora alto, potersi godere un’ora in più di luce. Caratteristiche che non fanno bene solo all’umore, ma che incidono anche sui consumi. Secondo i calcoli di Terna infatti, grazie all’ora legale consumeremo 500 milioni di kilowattora di energia elettrica in meno, quantitativo corrispondente al fabbisogno medio annuo di circa 200 mila famiglie.

Tradotto in soldi, considerando che un kilowattora costa in media al cliente domestico tipo circa 20 centesimi di euro al lordo delle imposte, l’azienda che gestisce la rete elettrica nazionale calcola un risparmio pari a circa 100 milioni di euro. Non solo, l’ora legale porta benefici anche dal punto di vista ambientale, dato che si stimano minori emissioni di anidride carbonica in atmosfera pari a 250 mila tonnellate.

“Nel periodo primavera-estate, i mesi che segnano il maggior risparmio energetico”, spiega Terna, “sono aprile e ottobre che complessivamente, con circa 350 milioni di kilowattora, rappresentano i due terzi del risparmio totale. Spostando in avanti le lancette di un’ora si ritarda l’utilizzo della luce artificiale in un momento in cui le attività lavorative sono ancora in pieno svolgimento. Nei mesi estivi, da giugno ad agosto, l’effetto “ritardo” nell’accensione delle lampadine si colloca nelle ore serali, quando le attività lavorative sono per lo più terminate, e fa registrare risultati meno evidenti in termini di risparmio di elettricità”.

Grazie a questi cambiamenti, dal 2004 al 2018 le famiglie italiane hanno risparmiato circa 1,5 miliardi di euro e 9,1 miliardi di kilowattora. L’ora solare tornerà nella notte tra il 26 e il 27 ottobre 2019. Terna ha analizzato inoltre le possibili ripercussioni della decisione del Parlamento Europeo di abolire il passaggio dall’ora solare all’ora legale a partire dal 2021, effettuando una simulazione sull’effetto “dei diversi regimi orari (ovvero ora legale tutto l’anno o ora solare tutto l’anno).

Lo studio sottolinea come mantenere per tutto l’anno l’ora legale “garantisce il massimo beneficio in termini di risparmi energetici: ai circa 500 milioni di kilowattora che già si risparmiano mediamente con il sistema di ora legale attualmente in atto (ossia per i mesi da aprile a ottobre) si aggiungerebbero, infatti, altri 300 milioni di kilowattora se si estendesse il regime di ora legale anche ai periodi invernali (ossia per i mesi da novembre a marzo), per un beneficio elettrico complessivo annuo di circa 800 milioni di kilowattora, corrispondenti a 400 mila tonnellate di CO2 in meno in atmosfera. Il risparmio economico annuo complessivo ammonterebbe invece a 160 milioni di euro”.

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