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Tensioni internazionali, oscillazioni del petrolio e prese di beneficio colpiscono la Borsa (-1%)

Le tensioni internazionali e i realizzi appesantiscono anche Piazza Affari, trascinata al ribasso (-1%) dalle banche e dall’high tech: nel finale però dimezza le perdite – Pesante il rosso di Mediaset, Stm, Mediolanum e Mediobanca – Banca Ifis controcorrente per l’operazione Findomestic: avvista i 20 euro e guadagna il 4,8% – Bene Bpm, Telecom e Autogrill.

LE BORSE RECUPERANO MA RESTANO IN ROSSO. CONTINUA LA FRANA DEI TITOLI TECH. FRANA STM

Le Borse limitano i danni dopo una mattinata tempestosa, sotto il rombo delle operazioni Saudite sui cieli yemeniti. Piazza Affari chiude con un ribasso dell’1% dimezzando il calo iniziale. Parigi è scesa dello 0,2%, Francoforte -0,1%, Madrid -0,4%.

La Borsa americana arretra per il quarto giorno consecutivo, l’indice S&P500 perde lo 0,3%, il Dow Jones -0,3%, il Nasdaq lo 0,5%. Il Brent è scambiato a 58,7 dollari, in crescita del 4%, dopo essere salito ieri  del 2,5%. Wti a 50,7 dollari (+3,2%). Eni rallenta nel finale e chiude invariata, Saipem +0,1%. Saras guadagna il 3,5% grazie alla promozione di SocGen. Recupera Ferragamo -0,3% dopo i forti ribassi della mattina. Nel lusso il titolo peggiore è Yoox -3,4%.

Il settore più bersagliato è quello dei titoli tech: StM cede il 3,7%, ieri ha perso oltre il 4%. L’olandese Asml, primo produttore europeo di macchine per stampare chip, scende del 5,1%. Nell’automotive Fiat Chrysler -0,6%.

Pininfarina perde il 5,6% dopo il balzo del 26% di ieri. La società ha confermato contatti in corso con il gruppo indiano Mahindra & Mahindra, che però al momento non avrebbe avanzato offerte concrete d’acquisizione.  

Finmeccanica -1,6%. In calo anche il comparto del credito: Unicredit -1,3%, Intesa -1,2%, MontePaschi -0,8%. Nuovo massimo storico per Banca Ifis +5% superando la soglia di 1 miliardo di euro di capitalizzazione. Scendono i titoli del risparmio gestito, reduci da un prolungato rally. Azimut -1,8%, Mediolanum -2,9%. In ribasso Enel -1,7% e Mediaset -3,4%. Da segnalare anche il tonfo di Trevi -5,6%. 

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