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Teleriscaldamento entra nei piani contro caro energia. A ottobre bando per nuove reti, IREN premia i cittadini con un bonus

Il Pnrr destina 200 milioni di euro per la realizzazione di nuove strutture che possono essere alimentate anche da fonti rinnovabili. Domande bando entro il 6 ottobre

Teleriscaldamento entra nei piani contro caro energia. A ottobre bando per nuove reti, IREN premia i cittadini con un bonus

Ridurre i consumi di gas agendo anche sul teleriscaldamento. L’inverno è la stagione di test. Mentre in Piemonte Iren lancia una campagna con sconti ai propri clienti, il Ministero della Transizione ecologica e il GSE danno seguito ad un bando per nuove reti o centrali per distribuire acqua calda. Nel PNRR ci sono 200 milioni di euro che fanno molto comodo a chi intende realizzare una nuova rete o una centrale di energia termica. Gli impianti possono essere usati anche per il teleraffrescamento, abbassando notevolmente i consumi elettrici, anche condominiali. L’operazione del governo è partita il 28 luglio con un avviso. Ora entro il 6 ottobre bisogna presentare la domanda al GSE per ottenere i finanziamenti. Le agevolazioni saranno concesse con il sistema della graduatoria e tutto lascia prevedere un buon numero di domande.

Nuove reti di teleriscaldamento: ancora un sostegno del governo contro il caro energia

Il governo si è posto l’obiettivo di costruire 330 km di nuove reti di teleriscaldamento, impianti o connessioni energetiche per 360 Megawatt. Dei 200 milioni, 50 sono destinati a sistemi di teleriscaldamento e/o teleraffrescamento efficiente di piccole dimensioni. In pratica ci vogliono progetti che prevedono un investimento complessivo inferiore a 10 milioni di euro. I rimanenti 150 milioni possono interessare qualsiasi tipo di impianto. Lo scopo dell’iniziativa è duplice – dicono al Ministero della transizione ecologica – da una parte ridurre i consumi di energia primaria fossile, con un risparmio stimato di 20 milioni di tonnellate equivalenti petrolio (Tep) e dall’altra evitare ogni anno l’emissione di 0,04 milioni di tonnellate di CO2 .

Si costruiscono strutture nei grandi centri urbani

Le reti di teleriscaldamento dovrebbero crescere in particolare nelle grandi aree urbane. La canalizzazione o le centrali avranno elevate capacità di portare energia nelle abitazioni. Gli investimenti sono ad alto rendimento energetico e le Società in questa fase critica sono attente a contenere i consumi. Se Iren da ottobre 2022 a dicembre 2023 premia gli utenti con un bonus teleriscaldamento purché consumino il 10% di gas in meno, vuol dire che il sistema ha le potenzialità per contenere eccessi e sprechi.

Il teleriscaldamento può essere alimentato anche da fonti rinnovabili

I beneficiari del Bando del MITE sono soggetti proprietari, realizzatori o gestori di reti o centrali di produzione di energia termica e/o frigorifera. Il traguardo di efficienza stimato dal Ministro Roberto Cingolani è per i prossimi dieci anni. Ma in corso d’opera gli impianti possono essere alimentati con le fonti rinnovabili. Le reti, infatti, vanno bene anche con biomasse, con energie da termovalorizzatore, addirittura da cogenereazione nucleare. Esempi si trovano in Svezia, Svizzera, Germania. In Italia sarebbe utile collegare questo intervento anche alla recente autorizzazione Ue a spendere 4,5 miliardi di euro nel biometano. Tra i benefici del bando c’è proprio la possibilità di sfruttare più fonti energetiche per la riduzione degli inquinanti. Al GSE è stato assegnato anche il compito di fornire consulenza tecnica al Ministero della Transizione Ecologica nella gestione delle domande. Il portale per il supporto per chi farà domanda è già attivo.

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