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Telecom, Generali ed Enel alla ribalta

Fed: il lavoro Usa migliora, ma la bassa inflazione segnala che la ripresa è ancora debole – Telecom muove su Metroweb, Brasile al bivio – Generali centra i target in anticipo, la cedola salirà – Banche: la superstar è Fineco – Non funziona l’airbag: Fiat fa crash – Enel, tutto esaurito per Endesa.

Telecom, Generali ed Enel alla ribalta

L’economia globale non si risolleva. Lo confermano i nuovi dati in arrivo dalla Cina: l’attività manifatturiera, per la prima volta, scivola verso il basso (indice Pmi a quota 50, al confine tra crescita e recessione), con effetti immediati sui mercati. Deboli Hong Kong -0,3% e Shanghai -0,1%, in ribasso materie prime e petrolio. 

Frena anche l’oro sotto quota 1.180 dollari: i sondaggi indicano che gli elettori svizzeri potrebbero disertare il referendum che chiede alla Banca centrale di alzare al 20 per cento la quota di metallo giallo nelle riserve. 

In lieve rialzo Tokyo che segna nuovi massimi grazie al nuovo calo dello yen sul dollaro a quota 118,26.

Anche Wall Street rallenta la corsa dopo la lunga striscia di record: l’indice Dow Jones giù dello 0,01%, S&P 500 dello 0,18% e Nasdaq dello 0,57%. Nel corso dell’anno, finora, l’S&P ha segnato 43 nuovi massimi assoluti.

Poche le indicazioni in arrivo dalle minute della Fed: il mercato del lavoro migliora, ma l’inflazione, troppo bassa, segnala che la ripresa è ancora debole. Scarse le indicazioni su tempi e modi del rialzo dei tassi a partire dalla metà del 2015. 

La pubblicazione degli indici Pmi europei, basati sugli acquisti delle imprese, condizionerà stamane la prima parte della seduta dei listini del Vecchio Continente. Ieri Borse poco mosse: Londra -0,3%, Parigi invariata, Francoforte +0,1%. La Borsa di Milano ha perso nel finale buona parte dei guadagni andando a chiudere in lieve rialzo: indice FtseMib +0,14%.

TELECOM MUOVE SU METROWEB. BRASILE AL BIVIO

Sale l’attesa per il cda di domani di Telecom Italia +1% , chiamato a scelte decisive sia sul mercato domestico che in Brasile. Per quanto riguarda l’Italia, il gruppo ha inviato un’offerta a F2i per acquisire il 54% di Metroweb detenuto da F2i che potrebbe valutare il 100% della società oltre 450 milioni di euro (debito compreso) pari ad un rapporto Ev/Ebitda 2013 di circa 9,3 volte. 

Per la cessione della partecipazione di F2i in Metroweb ci sarà una gara, ha assicurato il presidente della Cassa Depositi e Prestiti (Cdp), Franco Bassanini, grande azionista della società sia attraverso la quota in F2i che il Fondo Strategico Italiano (controllato all’80% dalla Cdp)

I principali azionisti di Metroweb sono il Fondo Strategico Italiano, controllato dalla Cdp all’80%, e F2i, che ha la Cassa tra i principali sponsor. L’operazione è ancora nella fase delle manifestazioni di interesse e vede Vodafone come concorrente di Telecom. Il nuovo amministratore delegato di F2i, Renato Ravanelli, ha intenzione di muoversi con cautela per massimizzare i ricavi: il consiglio è fissato per lunedì 24. 

Sul fronte brasiliano è sul tappeto la fusione della controllata Tim Participacoes con Oi che aumenterebbe il debito di gruppo e ridurrebbe quindi la sua capacità di accelerare gli investimenti sul mercato interno. A meno di un aumento di capitale che gli attuali e i futuri azionisti sembrano poco disposti a sostenere.

Dopo la cessione di attività nel mobile, per obblighi antitrust, a Vivo, gruppo Telefonica, e ad America Movil il rapporto debito netto/Ebitda di Tim Brasil-Oi sarebbe inferiore a 2, secondo un analista. La vendita di Tim Brasil è un’altra delle opzioni, ma Patuano ha chiarito che potrebbe considerarla a una valutazione a 20 miliardi di euro, oltre il doppio della capitalizzazione attuale.

GENERALI CENTRA I TARGET IN ANTICIPO: LA CEDOLA SALIRA’

Quinto rialzo consecutivo per Generali +1% in coincidenza con l’Investor day a Londra in cui l’ad Mario Greco ha confermato che il gruppo ha centrato in anticipo i target fissati per il 2015, in particolare un solvency I al 160% grazie anche alla cessione di attività non core per 4 miliardi di euro. Forte la generazione di cassa con un free surplus sopra i 2 miliardi di euro. Il nuovo piano industriale sarà presentato a maggio. 

Confermati gli altri target 2015 ovvero un Roe operativo al 13%, 750 milioni di euro di tagli costi che salgono a un miliardo per il 2016. Alla luce di questi risultati sembra ormai scontato che si vada verso a un rialzo del dividendo.

Positiva la risposta degli analisti: JP Morgan e Keefe, Bruyette & Woods hanno reagito alle novità emerse dall’Investor Day confermando il rispettivo giudizio positivo. Il primo ha ribadito la raccomandazione Overweight, target 20 euro. Il secondo la raccomandazione Outperform, target 19 euro.

BANCHE, LA SUPERSTAR E’ FINECO

A Piazza Affari le banche hanno chiuso in rialzo, ancora galvanizzate dalle dichiarazioni di Mario Draghi (domani è prevista una seconda audizione del banchiere al Parlamento europeo). Unicredit è salita dello 0,9%, Intesa +1,2%, Banco Popolare +1,5%, Pop.Milano +1%, Ubi +0,7%. Fa eccezione MontePaschi, scesa dell’1,6%.

Si è messa in luce luce FinecoBank, miglior blue chip di giornata, che chiude con un guadagno del 3% e fa segnare a 4,4540 euro il nuovo massimo storico da quanto è stata quotata in borsa: tra i sei analisti censiti da Bloomberg che coprono la ricerca sull’istituto, 5 hanno una raccomandazione di acquisto. Il target price medio è indicato a 5,05 euro.

NON FUNZIONA L’AIR BAG. FIAT FA CRASH 

Fca -3,8 % ha sbandato nel pomeriggio a 9,755 euro sotto la soglia psicologica dei 10 euro. In mattinata la quotazione aveva raggiunto quota 10,25 euro. Dopo sette rialzi consecutivi e una performance di 15 punti percentuali accumulati dal primo di novembre, sono scattate le prese di profitto favorite dalla notizia che Fiat Chrysler, insieme a Honda e ad altri tre produttori di auto, si è vista recapitare la richiesta del U.S. Auto Safety Regulator di predisporre richiami per le vetture che montano airbag acquistati dal fornitore giapponese Takata. 

Il New York Times racconta che Takata avrebbe nascosto alle autorità americane che alcuni airbag da lei prodotti risultavano difettosi in alcuni test predisposti dalla stessa azienda giapponese dopo che quest’estate alcuni passeggeri erano morti in un incidente nel Nord Carolina per il malfunzionamento degli airbag.

Fiat Chrysler subisce un’analoga perdita del 4,5% anche a Wall Street, dove il titolo dall’inizio delle quotazioni (15 ottobre) a oggi è salito del 37%.

ENEL, TUTTO ESAURITO PER ENDESA. CADE TENARIS

Sono tornate a scendere le quotazioni dei titoli petroliferi, mentre il greggio è stabile: Brent a 78,7 dollari al barile (+0,3%), Wti a 74,6 dollari (invariato). Eni ha chiuso invariata, in netto ribasso Tenaris -3,2% e Saipem -2,9%. 

Fra le utility, Enel ha perso lo 0,9% . Oggi verrà reso noto il risultato del collocamento delle azioni Endesa presso investitori istituzionali: le prenotazioni hanno superato il quantitativo offerto, ovvero il 22% dell’utility spagnola. Secondo Banca Imi l’introito per Enel sarà pari a 3,3 miliardi di euro. 

A2A chiude in rialzo dell’1,3%, Enel Green Power+1,1%.

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