Inizia ufficialmente la fase due. Il governo Monti ha varato ieri il decreto Sviluppo bis, a cura del ministro Corrado Passera. Il testo arrivato in Consiglio dei ministri è composto da 38 articoli, meno della metà rispetto agli 86 della bozza in circolazione a metà settembre. I principali campi d’intervento, tuttavia, sono quelli previsti: agenda digitale, start up, infrastrutture, pagamenti con moneta elettronica e rc auto.
AGENDA DIGITALE
Il provvedimento affronta il capitolo del gap digitale, confermando lo stanziamento di 150 milioni nel 2013 per lo sviluppo della banda larga e facilitando l’implementazione delle infrastrutture: l’operatore di comunicazione, durante la fase di sviluppo della propria rete in fibra ottica, potrà “in ogni caso accedere a tutte le parti comuni degli edifici per installare, collegare e procedere alla manutenzione di tutti gli elementi di rete”. L’Agenzia per l’Italia Digitale (Aid) avrà il compito di promuovere la definizione e lo sviluppo di grandi progetti strategici connessi alla realizzazione dell’agenda digitale.
Il decreto punta a modernizzare e snellire la pubblica amministrazione, rendendola “digitale” attraverso la trasmissione obbligatoria di documenti per via telematica tra diverse amministrazioni pubbliche, così come tra PA e privati. Dall’anno accademico 2013-2014 le università statali e private dovranno costituire il fascicolo elettronico dello studente con tutti i documenti, gli atti e i dati sulla carriera dello studente, compresi i periodi di studio all’estero per mobilità. La digitalizzazione include anche il settore sanitario, che vedrà la nascita della cartella clinica digitale, e quello della giustizia, dato che nei procedimenti civili le comunicazioni a cura della cancelleria dovranno essere effettuate esclusivamente per via telematica all’indirizzo di posta elettronica certificata risultante da pubblici elenchi o comunque accessibili alle pubbliche amministrazioni.
Infine, nascono il “documento digitale unificato”, che unisce carta d’identità elettronica e tessera sanitaria, e, per accelerare il processo di informatizzazione amministrativa, l’istituzione dell’Anagrafe nazionale della popolazione residente, che acquisirà automaticamente in via telematica tutti i dati contenuti nelle varie anagrafi oggi esistenti.
START UP
Diversi gli incentivi per la nascita delle nuove imprese innovative, per le quali sono fissati precisi requisiti, come il fatto che la maggioranza delle azioni appartenga a persone fisiche, che siano operative da non più di 48 mesi e che abbiano una produzione annua non superiore a 5 milioni e senza mai aver distribuito utili, ma soprattutto che investano oltre il 30% del maggiore valore fra costo e valore totale della produzione in ricerca, o, in alternativa, impieghino almeno un terzo della forza lavoro complessiva personale con dottorato di ricerca.
Queste imprese avranno quindi diritto a una serie di facilitazioni: non dovranno pagare imposta di registro e di bollo e potranno posticipare di un esercizio il termine entro il quale, in base al diritto societario, bisogna ricostituire il capitale nel caso le perdite siano pari ad un terzo del capitale sociale. Potranno poi raccogliere capitale diffuso (cosiddetto crowdfunding) attraverso speciali portali on line, mentre, sul fronte fiscale, nei prossimi tre anni le persone fisiche che investono nel capitale di una start-up innovativa potranno detrarre il 19% della somma dall’Irpef lorda.
Le start-up godranno di agevolazioni anche sul fronte occupazionale: le assunzioni con contratto a termine potranno durare fino a 36 mesi, con la possibilità di un ulteriore rinnovo fino a 48 mesi, e non saranno soggette al contributo addizionale dell’1,4% previsto per finanziare l’Aspi.
CREDITO D’IMPOSTA PER LE INFRASTRUTTURE
Credito di imposta su Ires e Irap, nella misura necessaria al raggiungimento dell’equilibrio del piano economico finanziario e comunque nel limite del 50% del costo dell’investimento, a favore dei costruttori per facilitare le infrastrutture oltre i 500 milioni di valore. Nasce anche il Desk Italia, lo sportello unico per attrarre investimenti esteri, che dovrebbe diventare un unico punto di coordinamento stabile per gli imprenditori esteri interessati a impegnare risorse in progetti strategici per l’Italia.
BANCOMAT OBBLIGATORIO DAL 2014
Confermata nel decreto anche la questione della tracciabilità nei pagamenti: dal 2014 commercianti e professionisti avranno l’obbligo di accettare pagamenti “con carte di debito”, ovvero bancomat, ma la discussione sullo stabilimento della soglia minima è rimandata a un “successivo decreto ministeriale”.
ASSICURAZIONI
Misure importanti anche in campo assicurativo, in particolari contro le frodi assicurative e a favore della concorrenza: nasce l’Ivass, l’Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni private e di interesse collettivo che ha sostituito l’Isvap, e viene abolito il tacito rinnovo delle polizze Rc auto. Attraverso un successivo decreto ministeriale, il governo vuole inoltre definire uno schema di “contratto base” con tutte le clausole necessarie ai fini dell’adempimento di assicurazione obbligatoria.