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Superbonus 110%: cessione crediti sbloccata con Aiuti bis, ma servono istruzioni dall’Agenzia delle Entrate

Il decreto Aiuti bis risolve i problemi sulle cessioni dei crediti, ma Ance e Abi avvertono che le Entrate devono “adeguare il contenuto della circolare di giugno”

Superbonus 110%: cessione crediti sbloccata con Aiuti bis, ma servono istruzioni dall’Agenzia delle Entrate

Con il decreto Aiuti Bis, approvato giovedì in via definitiva dalla Camera, il governo ha apportato una serie di modifiche al Superbonus 110% che permettono alle banche di ricominciare ad acquistare i crediti fiscali legati all’agevolazione. L’intervento era molto atteso, perché – stando al dato fornito a maggio dal Tesoro nel corso di un’interrogazione parlamentare – le pratiche bloccate in attesa del via libera dagli istituti di credito valgono 5,2 miliardi di euro.

L’importo è da considerare aggiornato, perché la questione del Superbonus 110% riguarda soprattutto le due principali banche italiane, Unicredit e Intesa Sanpaolo, che hanno smesso di acquistare detrazioni già ad aprile, limitandosi da allora a smaltire le pratiche già approvate.

Superbonus 110%: dal decreto Sostegni ter all’Aiuti bis

La scelta di fermare le operazioni è arrivata a causa di una norma del decreto Sostegni Ter, che – nel tentativo di ridurre le frodi – aveva impedito la circolazione delle agevolazioni derivanti da sconto in fattura o da cessioni, limitando di fatto gli acquisti degli intermediari all’effettiva capienza fiscale, e quindi alle sole imposte che consentono la compensazione negli anni seguenti.

Il decreto Aiuti bis potrebbe risolvere questo stallo, perché contiene una norma che circoscrive la responsabilità in solido per la cessione dei crediti fiscali “asseverati” ai casi di dolo o colpa grave.

La reazione di Abi e Ance

“L’approvazione dell’emendamento al decreto legge Aiuti bis in tema di cessione dei crediti è un passo in avanti e può contribuire a riavviare il mercato dei bonus – commentano in una nota congiunta Antonio Patuelli e Giovanni Sabatini, rispettivamente presidente e direttore generale dell’Associazione bancaria italiana – È ora importante che l’Agenzia delle Entrate adegui il contenuto della Circolare dello scorso giugno, in modo che si creino le condizioni più favorevoli”. Occorre insomma specificare cosa si intenda per dolo o colpa grave.

Il direttore generale dell’Ance Massimiliano Musmeci e il vicedirettore generale dell’Abi Gianfranco Torriero confermano che “è attivo tra le due Associazioni un tavolo di lavoro per analizzare le tematiche riguardanti il rapporto banche e imprese edili. Tra i temi maggiormente approfonditi c’è quello del pieno funzionamento della cessione dei crediti rivenienti dai bonus edilizi, con l’obiettivo di contribuire a creare le migliori condizioni per il pieno funzionamento del mercato delle cessioni. L’emendamento approvato in fase di conversione del decreto Aiuti bis va in questo senso e la valutazione delle due Associazioni è positiva. Ora Abi e Ance sollecitano l’Agenzia delle Entrate a rivedere tempestivamente il contenuto della Circolare del giugno scorso, non più coerente con le nuove previsioni normative”.

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