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Stallo sulla riforma elettorale, il Senato boccia il doppio turno

L’ordine del giorno presentato da Pd, Sel e Scelta Civica per proporre il doppio turno di coalizione nella riforma della legge elettorale è stato bocciato dalla commissione Affari costituzionali del Senato – Contrari Pdl e Lega, decisiva l’astensione del M5S – Fra una settimana l’Ufficio di Presidenza per decidere le prossime tappe sul provvedimento.

Stallo sulla riforma elettorale, il Senato boccia il doppio turno

Ancora stallo sull’addio al Porcellum. L’ordine del giorno presentato da Pd, Sel e Scelta Civica per proporre il doppio turno di coalizione nella riforma della legge elettorale è stato bocciato dalla commissione Affari costituzionali del Senato. I voti a favore sono stati 11 voti a favore, 10 i contrari  (Pdl, Lega e Gal). Decisive le quattro astensioni (che al Senato valgono come un voto contrario) dei grillini e del gruppo per le Autonomie.

Gli altri ordini del giorno sulla riforma elettorale erano quelli del Movimento Cinque Stelle (che propone un sistema spagnolo con le preferenze) e della Lega (che vuole il ritorno al Mattarellum come clausola di salvaguardia e avrebbe l’appoggio di Sel e Scelta Civica), ma il capogruppo dei senatori Pd Luigi Zanda ha chiesto di sospenderne la votazione. 

Mercoledì prossimo si terrà un Ufficio di presidenza della Commissione nel quale si stabiliranno le prossime tappe sul provvedimento. Intanto, Matteo Renzi ha annunciato una nuova proposta sulla legge elettorale entro l’8 dicembre, giorno delle primarie Pd. 

Cinque giorni prima, tuttavia – ovvero il 3 dicembre – la Consulta potrebbe pronunciarsi sulla costituzionalità del Porcellum. E il Capo dello Stato ha chiesto più volte ai partiti di trovare un accordo prima di questa scadenza. A questo punto non è da escludere che il Governo possa prendere un’iniziativa diretta: il premier Enrico Letta è salito al Quirinale e potrebbe aver affrontato la questione con Giorgio Napolitano. Lunedì il Premier aveva ipotizzato un intervento dell’Esecutivo su richiesta delle Camere.

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