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Spread Btp: l’Italia come la Spagna. E domani asta con il nuovo benchmark decennale

Il differenziale fra i titoli di Stato decennali italiani e quelli tedeschi è sceso a 190 pb, ai livelli della Spagna – Record oggi per l’asta dei Bot e previsioni positive per il nuovo Btp a 10 anni che sarà collocato domani – Nonostante questo trend positivo, chiusura deludente a Piazza Affari (- 0,37%) – Usa, vendita case nuove ai massimi dal luglio 2008

Spread Btp: l’Italia come la Spagna. E domani asta con il nuovo benchmark decennale

Nuovo record per il Bot a sei mesi in asta oggi il cui rendimento medio è sceso sotto la soglia dello 0,5% per la prima volta dall’introduzione dell’euro. Il Tesoro ha collocato tutti gli 8,5 miliardi di euro previsti. Allo stesso tempo ha fatto un nuovo flop l’asta tedesca di Bund a scadenza agosto 2046 che ha raccolto 2,438 miliardi a fronte di un importo offerto per 3 miliardi e richieste per 2,794 miliardi. Il rendimento medio si è attestato al 2,53 per cento.Lo spread Btp-bund ha chiuso a 192 punti base dopo aver agganciato in giornata il differenziale Bonos-bund a 190 punti base.

L’Italia è premiata dall’effetto Renzi ma anche dall’uscita dei flussi degli investimenti dai Paesi emergenti a favore dei Paesi periferici dell’Eurozona. Nessun contraccolpo quindi dalle polemiche sulla maggiore tassazione delle rendite finanziarie che avrebbe potuto colpire anche i Bot.Domani in asta il nuovo benchmark decennale. Gli operatori si attendono tassi in calo anche se ancora distanti dal minimo storico del 3,24% che resiste dal settembre del 2005. L’attesa è per un rendimento lordo in area 3,70%.

L’asta Bot comunque non riscalda la Borsa di Milano che chiude prudente in calo dello 0,37%. Deboli in territorio negativo anche le altre principali Piazze europee: Londra -0,46%, Parigi -0,4%, Francoforte -0,39%, Madrid -0,18%.

Madrid dove gli occhi sono sui titoli coinvolti nella partita per il riassetto della pay tv spagnola Digital+, Prisa, Mediaset Espana e Telefonica.

Oggi l’Istat ha diffuso i dati di gennaio sulle retribuzioni orarie che sono salite dello 0,6% su mese e dell’1,4% su anno: la variazione è dell’1,8% nel settore privato e resta ancora nulla per la Pubblica Amministrazione. In Gran Bretagna la seconda stima del Pil del quarto trimestre ha confermato l’aumento dello 0,7% su base trimestrale ma ha rivisto il dato annuale al 2,7% dal 2,8%.Il Pil per l’intero 2013 è stato rivisto a +1,8% da +1,9 per cento.

A catalizzare l’attenzione dei mercati è però il dato sulla vendita di case nuove diffuso negli Usa che ha evidenziato un vero e proprio boom del settore: +9,6% le vendite a gennaio a quota 468mila unità superando ampiamente il consensus degli analisti che si attendevano una flessione a 401mila unità. S tratta del livello più alto da luglio 2008. Alla chiusura dell’Europa Wall Street viaggiava in territorio positivo: Dow Jones +0,26%, S&P500 +0,21% e Nasdaq + 0,55%. Il cambio eruo dollaro scambia a 1,366 dollari mentre il petrolio Wti sale a 102,8 dollari al barile (+1% circa).Il rublo ha raggiunto un nuovo record minimo nei confronti dell’euro per i timori di default dell’Ucraina e il rallentamento dell’economia russa.

A Piazza Affari peggior titolo è Telecom italia -2,8% alla vigilia del cda per la riforma della governance. Vendite anche su Mediobanca (-1,8%), Azimut -1,1%, Unicredit -1,1%. Mps -0,39%, Banca Carige, fuori dal Ftse Mib, -0,61%. Il Banco Popolare (+1,6%) sale alla vigilia dell’approvazione dei conti e del nuovo piano industriale. Bpm +0,19%.

Giù Atlantia -1,4%. Fuori dal Ftse Mib, vendite su l’Espresso -1,71% dopo i conti che hanno registrato ricavi e utile in calo, il gruppo non distribuirà dividendi.

In evidenza invece Stm che corre in rialzo del 4,5% beneficiando della performance positiva di tutto il comparto europeo dei chip, Prysmian +2,9% all’indomani dei conti 2013. Beneficiano del giudizio degli analisti anche UnipolSai +2,5% e Fiat +1,9%. Buzzi Unicem +2%. Fuori dal FtseMib corre Sogefi sui massimi dal 2008 dopo i conti 2013.

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