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Sorgenia: nuovo piano di rimborso del debito con le banche

Il gruppo elettrico ha rinegoziato il rimborso del debito con le banche prolungando al 2027 il rimborso. Previsto anche un prestito convertendo in equity di 180 milioni. Effettuato un primo rimborso anticipato a fine luglio per 170 milioni, previsti altri 150 milioni entro fine anno.

Sorgenia: nuovo piano di rimborso del debito con le banche

Accordo fatto tra Sorgenia e le banche creditrici. Il gruppo elettrico ha rinegoziato il rimborso del debito con un’intesa che entrerà in vigore entro fine anno con l’omologa del Tribunale di Milano. Lo annuncia un comunicato dell’azienda nel quale si sottolinea il “netto miglioramento della struttura finanziaria complessiva, l’estensione fino al 2027 del periodo per ripagare i prestiti, con maggiori flessibilità e migliorate condizioni economiche”.

L’accordo prevede che 180 milioni di euro siano trasformati in un prestito convertendo in strumenti di equity, dando così una maggior robustezza alla struttura finanziaria del Gruppo, che a fine 2016 aveva comunque abbattuto a 883 milioni il proprio indebitamento netto (era di 1,7 miliardi a marzo 2015).

“Grazie a disponibilità liquide che a giugno 2017 hanno raggiunto 430 milioni – prosegue ancora la nota – il Gruppo a fine luglio ha potuto effettuare un primo rimborso anticipato pari a 170 milioni e prevede di potere rimborsare entro fine anno altri 150 milioni, mantenendo al contempo una cassa superiore a 100 milioni per far fronte a qualsiasi esigenza operativa”.

“Questo accordo completa dal punto di vista finanziario il risanamento della società, già realizzato nel frattempo dal punto di vista industriale, commerciale e dei risultati economici” commenta Gianfilippo Mancini, Amministratore Delegato di Sorgenia. “Sono particolarmente soddisfatto perché il risanamento e il rilancio di Sorgenia rappresentano un successo sia per il sistema bancario, che può ora contare di vedere ripagati i propri prestiti, che per i cittadini e le imprese italiane, che possono ora contare su un operatore fortemente innovativo e competitivo per soddisfare i propri fabbisogni di energia.”

Il 14 luglio l’assembla degli azionisti ha approvato il bilancio 2016 con un EBITDA di 122 milioni di euro, un utile netto di 15 milioni di euro ed un patrimonio netto di 376 milioni di euro, risultati in forte crescita rispetto all’esercizio precedente.

Per l’operazione la società è stata assistita dagli advisor “Lazard” e “Gianni Origoni Grippo Cappelli & Partners”, mentre le banche dagli advisor “Rothschild” e “Molinari e Associati”.

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