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Snam: l’importanza del rigassificatore di Piombino per l’Italia. Ricavi e utili in crescita nei 9 mesi 2023

Fondamentale il rigassificatore di Piombino per il sistema energetico italiano – Risultati dei primi 9 mesi 2023 di Snam in linea con le attese – Acconto sul dividendo – Stoccaggi italiani al 99%, Venier: “Sugli M&A non siamo fermi”

Snam: l’importanza del rigassificatore di Piombino per l’Italia. Ricavi e utili in crescita nei 9 mesi 2023

Snam chiude i 9 mesi del 2023 con ricavi in crescita e un utile netto che sfiora il miliardo e distribuirà un acconto sul dividendo 2023 pari a 0,1128 euro per azione. I ricavi della società di infrastrutture energetiche, hanno visto una crescita del 17% a 2,81 miliardi di euro. Il Margine operativo lordo è cresciuto del 9,1% a 1,86 miliardi e sfiora quota 1 miliardo l’utile netto (+1,1% a 0,94 miliardi), mentre sono saliti del 30% gli investimenti tecnici a 1,15 miliardi, su un totale di 1,23 miliardi investiti. Nei primi 9 mesi del 2022 erano stati investiti complessivamente 1,2 miliardi, che comprendevano l’acquisto della GolarTundra, il rigasssificatore galleggiante di Piomibino (Livorno). “Il sistema energetico è più forte grazie al rigassificatore di Piombino e al riempimento record degli stoccaggi oltre il 99%” dice la società.

A piazza Affari il titolo quota 4,401 euro in rialzo dello 0,55%.

Venier: gli approvvigionamenti sono adeguati per affrontare l’inverno, stoccaggi al 99%

L’Italia registra “scorte record di gas per circa il 99% della capacità di stoccaggio, haaffermato l’Ad Stefano Venier, sottolineando che l’over pressure è stata autorizzata su 2 depositi aggiuntivi e che “a novembre è ripartito il reverse flow”, che consente il riempimento degli stoccaggi pur con i prelievi in atto.

Affrontiamo l’inverno 2023 in una posizione migliore rispetto al passato, anche se c’è incertezza per quanto riguarda il contesto geopolitico attuale, con un mercato del gas che rimane in una situazione di fragilità e volatilità. La pianificazione energetica e il rafforzamento del sistema energetico restano cruciali per evitare nuove crisi di approvvigionamento – ha aggiunto – così come è importante continuare a investire nelle infrastrutture“.

Secondo il manager i primi 9 mesi dell’anno si sono chiusi con “risultati che mostrano la solidità del gruppo e il ruolo di primo piano svolto nel garantire la sicurezza degli approvvigionamenti in uno scenario globale incerto e in costante evoluzione”. Il gruppo “ha incrementato gli investimenti tecnici su progetti infrastrutturali fondamentali per contribuire alla resilienza e alla transizione del sistema energetico del Paese”

Confermati gli obiettivi 2023

Vengono confermati gli obiettivi finanziari per il 2023: investimenti di 2,1 miliardi di euro (di cui 1,9 miliardi di euro in ambito infrastruttura gas e 0,2 miliardi di euro in ambito transizione energetica), in crescita del 10% rispetto al 2022; una RAB tariffaria pari a circa 22,4 miliardi di euro, in crescita del 5% rispetto al 2022; un livello di utile netto adjusted pari ad almeno 1,1 miliardi di euro; un livello di debito netto a 15,5 miliardi di euro, in funzione dell’andamento del circolante collegato alle attività regolate.

“La nostra strategia volta ad una transizione energetica giusta e credibile ci vede impegnati a realizzare investimenti importanti, per oltre il 50% allineati agli SDGs della Unione Europea, e a sviluppare progetti rilevanti come quello di SoutH2Corridor e per la Carbon Capture and Storage, a Ravenna, il cui ruolo chiave è stato riconosciuto anche nel Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima – ha aggiunto Venier.

Deliberato un acconto sul dividendo 2023 a partire da gennaio

Sulla base dei risultati dei primi nove mesi e delle previsioni per l’intero esercizio 2023, e in linea con la politica di dividendi, il Consiglio di Amministrazione di Snam ha deliberato la distribuzione agli azionisti di un acconto sul dividendo 2023, pari a 0,1128 euro per azione, con pagamento a partire dal 24 gennaio 2024, con stacco cedola il 22 gennaio e record date 23 gennaio.

Venier: “Sugli M&A non siamo fermi: Valutiamo Adriatic Lang ed Edison Stoccaggio”

Sul fronte delle acquisizioni “non siamo fermi. Ci sono delle opportunita in arrivo. Exxon e Qartar Energy stanno trattando l’uscita da Adriatic Lng e noi abbiamo un diritto di prelazione. Non conosciamo ancora i contratti tra le parti ma siamo interessati”, ha spiegato Venier, nel corso della conference call di presentazione dei conti. L’altro dossier a cui guarda Snam è Edison Stoccaggio. “È di nostro interesse ed opportunità a seconda del prezzo”, ha aggiunto.

“In generale, ci stiamo comunque guardando sempre intorno. Ora abbiamo un focus sugli investimenti, ma monitoriamo ogni occasione per una rotazione degli asset, quindi la valutazione di opportunità è sempre nelle priorità del management”.

Prosegue il ricorso a strumenti di finanza sostenibile

A supporto del piano, prosegue l’impegno nel ricorrere a strumenti di finanza sostenibile e innovativa “come il primo EU Taxonomy-aligned Transition Bond convertibile collocato con successo in settembre, che ci ha consentito di raggiungere in anticipo di tre anni l’obiettivo dell’80% di finanza sostenibile sulle fonti di finanziamento disponibili del Gruppo” aggiunge Venier. La finanza sostenibile rappresenta circa l’80% del totale e gli investitori ESG oltre il 47% degli istituzionali. L’indebitamento finanziario netto è pari a 14.336 milioni di euro (+2.413 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2022), in aumento principalmente per l’attesa evoluzione del capitale circolante connessa all’attività di bilanciamento, per gli investimenti finanziari e per il pagamento del dividendo 2022.

(Ultimo aggiornamento ore: 12.24 del 9 novembre).

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