Condividi

Smart working e ambiente, il caso di Graded e Open Fiber

La società energetica campana, grazie alla fibra ottica di Open Fiber, è riuscita a ridurre in un mese di 35 tonnellate le emissioni di CO2.

Smart working e ambiente, il caso di Graded e Open Fiber

Il lavoro cosiddetto agile e la tutela dell’ambiente vanno di pari passo. Non è un mistero che il lockdown, pur con le sue conseguenze drammatiche sull’economia italiana e mondiale, ha avuto risvolti benefici dal punto di vista della sostenibilità: in un solo mese, l’azienda napoletana Graded ha portato a una riduzione di circa 35 tonnellate di CO2 emesse nell’aria. Il risultato è stato possibile anche grazie alla fibra ottica installata da Open Fiber, che ha dato un supporto decisivo per i progetti di monitoraggio da remoto, Internet of Things e realtà aumentata.

Graded è attiva da oltre 60 anni nel mercato della progettazione, realizzazione e gestione di impianti di produzione di energia ad alta efficienza: ecco perché la possibilità in particolare di monitorare i processi da remoto ha contribuito a questo importante risultato in termini di risparmio di emissioni. Un caso certamente non unico, ma significativo.

“Le grandi sfide ambientali e sociali che ci troviamo ad affrontare – ha commentato Vito Grassi, amministratore delegato di Graded e presidente di Confindustria Campania – richiedono un profondo ripensamento del nostro modello di sviluppo e una nuova cultura organizzativa del lavoro. Un processo avviato già da alcuni anni e che sarà destinato ad accelerare dopo questo tsunami che ha investito l’economia globale: la sostenibilità dovrà diventare sempre più un obbligo per le imprese, lo specchio di una rinnovata mentalità e sensibilità del management, chiamato a ottimizzare processi e prodotti per ridurne al minimo l’impronta ambientale”.

Non solo smart working dunque, ma soprattutto ricerca continua di nuovi soluzioni tecnologiche finalizzate a incrementare l’efficienza energetica e l’utilizzo di fonti rinnovabili (dal solare alle biomasse, dalla cogenerazione alla geotermia), che rappresentano i principali pilastri della transizione energetica. Insieme, possono provvedere alla riduzione di oltre il 90% delle emissioni di Co2 legate all’energia richiesta.

“Sviluppo digitale, sicurezza e sostenibilità sono le tre leve principali della nostra mission – sottolinea invece Elisabetta Ripa, amministratore delegato di Open Fiber – a maggior ragione in un momento delicato e complesso come quello che tutto il Paese sta attraversando. Fin dall’avvio dell’emergenza in atto abbiamo intensificato gli sforzi necessari ad affiancare cittadini, imprese e pubbliche amministrazioni nell’irrinunciabile processo di crescita tecnologica che Open Fiber s’è prefissata di percorrere fin dalla sua costituzione. Anche nei termini di una consapevole e profonda incentivazione dello smart working, forma di lavoro che può esprimere al meglio le sue potenzialità solo attraverso reti di telecomunicazione all’avanguardia”.

Commenta