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Silvestri: “La liberazione di Shalit conviene a Netanyahu e ad Hamas”

INTERVISTA A STEFANO SILVESTRI, presidente dell’Istituto Affari Istituzionali – Con la liberazione del giovane “non si apre una nuova pagina per il Medioriente: al presidente israeliano serviva una vittoria politica, mentre i fondamentalisti palestinesi si candidano come interlocutori credibili al posto dell’Olp”.

Silvestri: “La liberazione di Shalit conviene a Netanyahu e ad Hamas”

La liberazione di Ghilad Shalit è il positivo frutto di due interessi politici, “quello di Netanyahu e quello di Hamas”. È l’opinione Stefano Silvestri, presidente dell’Istituto Affari Istituzionali, che, a margine del convegno bolognese per il Trentennale di Nomisma, commenta l’evento con FIRSTonline.

“Israele – osserva Silvestri – aveva bisogno di un successo per dimostrare agli Stati Uniti di poter arrivare a un negoziato coi palestinesi e per problemi di opposizione interna. Hamas d’altra parte con questo gesto recupera terreno rispetto all’Olp e dimostra di essere in grado di tenere a bada le sue frange più estremiste, candidandosi a diventare un interlocutore credibile. Insomma la liberazione di Shalit è il frutto di due diverse esigenze politiche”.

Si apre così una nuova pagina per il Medioriente?

“Non credo – risponde Silvestri -, non esageriamo”.

Il prezzo pagato é troppo alto?

“È in linea con la tradizione di Hamas, un migliaio di palestinesi per un israeliano. Certo può sembrare un rapporto esagerato, un po’ nazista”.

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