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Sicurezza energetica, EDF: “Ridurre emissioni di metano per rallentare il riscaldamento globale”

Secondo l’associazione ambientalista internazionale EDF serve uno sforzo condiviso e su larga scala per ridurre le emissioni di metano

Sicurezza energetica, EDF: “Ridurre emissioni di metano per rallentare il riscaldamento globale”

L’emergenza energetica e climatica che il nostro paese sta affrontando è quanto mai connessa all’aumento delle emissioni di metano: la componente principale del gas naturale. Si tratta di un dato particolarmente allarmante in quanto il metano ha un potere di riscaldamento globale di oltre 80 volte superiore rispetto all’anidride carbonica nell’arco dei primi 20 anni dal suo rilascio in atmosfera. Ogni perdita di metano in aria, volontaria o involontaria, fa perdere una risorsa importante, sia dal punto di vista dell’impatto climatico, che della perdita economica che tutti subiamo con l’aumento del prezzo provocato dalla guerra in Ucraina. Per questo motivo, bisogna ridurre le emissioni di metano.

EDF: “Ridurre rapidamente le emissioni di metano”

Fred Frupp, presidente di Environmental Defense Fund (EDF) l’associazione ambientalista internazionale da anni impegnata, anche nel nostro Paese, in una campagna per la riduzione delle emissioni di metano (CH4) dall’industria energetica ha affermato che la riduzione delle emissioni offre il modo più veloce per rallentare il riscaldamento globale.

EDF ritiene che uno sforzo rapido e su vasta scala per ridurle dalle operazioni di petrolio e gas, dall’agricoltura e da altri settori potrebbe rallentare il tasso di riscaldamento mondiale fino al 30%.

Inoltre, è necessario contrastare l’inquinamento da metano causato da petrolio, gas e carbone, se si vuole mantenere raggiungibile l’obiettivo di 1.5°C di Parigi.

AIE: “Nuove perforazioni non necessare se si recuperasse il gas bruciato”

Secondo l’AIE, (l’Agenzia Internazionale dell’Energia) il 70% delle emissioni di metano in questo settore può essere ridotto utilizzando le tecnologie esistenti.

La posizione dell’AIE sul tema è chiara: se nel 2021 le perdite globali di metano dalle attività di Oil&Gas fossero state catturate e vendute, i mercati del gas naturale sarebbero stati riforniti con altri 180 miliardi di metri cubi di gas naturale.

Ad esempio il recente accordo tra Italia e Algeria per i 9 miliardi di metri cubi di gas all’anno prevede un incremento nello sviluppo di progetti upstream dei campi algerini. Tuttavia queste nuove perforazioni, che non escludono il rischio di nuove emissioni, non sarebbero necessarie se si recuperasse il gas bruciato in torcia in quel Paese, circa 10 miliardi di metri cubi l’anno, secondo l’agenzia Capterio.

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