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Scuola e lavoro: 57 laureati al giorno si trasferiscono da Sud a Nord

Negli ultimi 16 anni 221mila laureati hanno spostato la loro residenza dal Sud al Nord allo scopo di trovare lavoro. A lasciare il mezzogiorno sono i più giovani e i più “formati”.

Scuola e lavoro: 57 laureati al giorno si trasferiscono da Sud a Nord

Ogni giorno, 57 laureati lasciano il sud per il Nord. Nel 2002 erano circa 9mila i giovani “col pezzo di carta” che lasciavano il Mezzogiorno per trasferirsi in Lombardia, Veneto, Piemonte ed Emilia Romagna, nel 2016 sono arrivati a 21mila.

Questi i dati contenuti nel prossimo report di Svimez (l’associazione per lo sviluppo industriale del Mezzogiorno) e anticipati dal Sole 24 ore.

Scendendo nel dettaglio, negli ultimi 16 anni, 221mila laureati, tra cui 163mila giovani, hanno spostato la loro residenza dal Sud al Nord mentre sono 145mila i cosiddetti pendolari fuori regione, persone che non spostano la loro residenza ma che comunque vanno a lavorare altrove.

Molti si chiederanno qual è la novità rispetto al passato. Ebbene la novità risiede nella loro “formazione”. Mentre nel passato questi fenomeni di migrazione interna riguardano le fasce più basse della popolazione – famoso l’esodo di lavoratori diretto a Torino per lavorare in uno degli stabilimenti Fiat – adesso coinvolgono invece i più giovani e i più “formati”: oltre il 40%  ha meno di 35 anni, i laureati rappresentano il 30% del totale.

Sono sempre di più inoltre, i giovani che decidono di partire ancora prima, andando a studiare in una delle università del Centro Nord. Nell’anno accademico 2016/2017 per esempio, 175mila ragazzi nati al Sud hanno studiato al Centro Nord, mentre il trend contrario ha riguardato solo 18mila persone.

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