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Saipem e Marie Tecnimont brillano in borsa dopo due contratti ultramiliardari ad Abu Dhabi

Saipem si aggiudica una commessa del valore di 4,1 mld, Tecnimont firma per il più grade contratto mai ottenuto: 8,7 mld. Per entrambi la controparte è Adnoc, la società petrolifera di Abu Dhabi, per il progetto Hail e Ghasha

Saipem e Marie Tecnimont brillano in borsa dopo due contratti ultramiliardari ad Abu Dhabi

Due maxi commesse per due società che a Piazza Affari sono salite in cima al listino. Da una parte Saipem con un nuovo contratto da 4,1 miliardi, dall’altra Marie Tecnimont con un pacchetto di lavori per 8,7 mld, il più grande mai firmato dal gruppo. Entrambe le aziende hanno stipulato i contratti con Adnoc, la società petrolifera di Abu Dhabi, nell’ambito del progetto di sviluppo di Hail e Ghasha.

Per Saipem un pacchetto di lavori onshore e offshore per 4,1 miliardi

La società guidata da Alessandro Puliti, in consorzio con National Petroleum Construction Company, ha sottoscritto una letter of award con Adnoc per un nuovo contratto relativo al pacchetto 1 del progetto Hail and Ghasha Development Project negli Emirati Arabi Uniti. Il valore della quota di competenza del gruppo è pari a circa 4,1 miliardi di dollari.
Il progetto ha come obiettivo lo sviluppo delle risorse dei giacimenti di gas naturale Hail e Ghasha, situati al largo di Abu Dhabi. Lo scopo del lavoro comprende l’ingegneria, l’approvvigionamento e la costruzione (Epc) di quattro centri di perforazione e di un impianto di trattamento da costruire su isole artificiali, oltre a varie strutture offshore e oltre 300 km di condotte sottomarine. Con l’assegnazione di questo contratto, dice una nota della società, si “conferma la capacità distintiva di Saipem di realizzare progetti integrati onshore e offshore, fornendo ai propri clienti un’interfaccia unica e affidabile per lo sviluppo di progetti complessi”. Così Saipem non solo rafforza il rapporto di lunga data con Adnoc, ma consolida ulteriormente la sua presenza ad Abu Dhabi, dove dispone di un centro di ingegneria ed esecuzione progetti, nonché di una nuova base logistica offshore nel porto di Zayed.

Il titolo Saipem oggi in tarda mattinata guadagna lo 0,69% a 1,38 euro, mentre in apertura guadagnava il 2,70% salendo a quota 1,4075 euro. “Il nuovo contratto conferma la posizione competitiva forte di Saipem e le prospettive positive del settore”, commenta Banca Akros, confermando il rating buy e il target price a 1,90 euro sul titolo che in un anno è balzato del 102,7%.
Con questo nuovo contratto la raccolta ordini da inizio anno dovrebbe aver raggiunto circa 14,8 miliardi di euro, di cui 4,2 miliardi nel terzo trimestre 2023, dopo i 4 miliardi registrati nel secondo e i 2,7 miliardi nel primo, secondo un analista che preferisce mantenere l’anonimato, la cui stima di raccolta ordini per l’intero 2023 era pari a 12 miliardi rispetto ai 13,6 miliardi registrati nel 2022, secondo un analista anonimo citato da MF.

Marie Tecnimont: trattamenti onshore per 8,7 miliardi

Per il Gruppo, guidato dal presidente e azionista di maggioranza Fabrizio Di Amato, il contratto aggiudicato oggi con Adnoc è il più grande mai aggiudicato nella sua storia e, secondo il ceo Alessandro Bernini, darà un impulso significativo alla realizzazione del piano strategico.
Il titolo a Piazza Affari quota in tarda mattinata 3,93 euro con un rialzo del 6,22 %, dopo essere salito fino a quota 3,998 euro con un rialzo dell’8%.

Nel dettaglio, il gruppo ha annunciato che la controllata Tecnimont, parte della business unit Integrated E&C Solutions, ha firmato in occasione di Adipec (il più grande summit mondiale sull’energia in corso ad Abu Dhabi) una lettera di aggiudicazione con Adnoc per l’impianto di trattamento onshore del progetto Hail e Ghasha. Il valore complessivo del contratto Epc è di circa 8,7 miliardi di dollari e il completamento del progetto è previsto nel corso del 2028.
In particolare, il progetto Hail and Ghasha ha l’obiettivo di operare a emissioni zero, grazie anche alle unità di cattura e recupero della CO2 dell’impianto, che ne consentiranno la cattura e lo stoccaggio. Lo scopo del lavoro comprende due unità di trattamento gas, tre sezioni di recupero zolfo, le relative utility e offsite, nonché le condutture di esportazione. Tecnimont sfrutterà anche le competenze della divisione Sustainable Technology Solutions di Maire per sviluppare soluzioni digitali innovative finalizzate alla riduzione delle emissioni e all’ottimizzazione dei consumi energetici, consentendo una significativa efficienza dell’impianto in termini di opex e capex.
“Oggi ci siamo aggiudicati il più grande contratto della storia del gruppo Maire, un progetto multimiliardario che darà un impulso significativo alla realizzazione del nostro piano strategico decennale”, sottolinea l’ad, Alessandro Bernini, dicendosi onorato di aver raggiunto questo grande risultato con un attore globale di primo piano come Adnoc, “a ulteriore conferma della forza del nostro lungo e proficuo rapporto”. Questo contratto, “un riconoscimento storico dell’ingegneria made in Italy”, aggiunge Bernini, “è la dimostrazione non solo della nostra leadership nel recupero dello zolfo e negli impianti di trattamento del gas ma, più in generale, delle nostre indiscusse capacità di esecuzione e della nostra competenza tecnologica nella progettazione di soluzioni industriali carbon-free”.
Il contratto per gli analisti di Banca Akros è enorme e questa «è chiaramente una notizia molto positiva» per il gruppo Maire Tecnimont sul cui titolo la banca d’affari ha confermato il rating buy e il target price a 4,80 euro. Invece, Equita ha ribadito il rating hold e il target price a 4,40 euro.

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