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Rottamazione Ter e saldo e stralcio: novità sulle scadenze per non perdere il diritto ai due benefici fiscali

L’Agenzia delle Entrate spiega che la scadenza per versare le rate del 2020 è il 9 maggio: altrimenti addio a rottamazione ter e saldo e stralcio – Ecco tutti i modi per pagare

Rottamazione Ter e saldo e stralcio: novità sulle scadenze per non perdere il diritto ai due benefici fiscali

Rottamazione Ter e saldo e stralcio: la scadenza per pagare le rate del 2020 è fissata al 9 maggio. Lo chiarisce l’Agenzia delle entrate-Riscossione nelle Faq sulla legge di conversione del decreto Sostegni-ter.

Rottamazione ter e saldo e stralcio: tutte le scadenze

Quando si parla di rottamazione ter e saldo e stralcio, la questione delle scadenze è piuttosto confusa. In teoria, infatti – stando alle modifiche al decreto introdotte dal Parlamento – si mantiene il diritto ai due benefici fiscali se si rispettano questi termini per i pagamenti:

  • 30 aprile per le rate originariamente in scadenza nel 2020;
  • 31 luglio per le rate del 2021;
  • 30 novembre per quelle del 2022.

Se però consideriamo il margine di cinque giorni di tolleranza più i festivi, il risultato è che la scadenza del 30 aprile slitta, appunto, al 9 maggio.

La regola generale per non decadere

Com’è ovvio, i cinque giorni di tolleranza valgono anche per le altre scadenze. Ma attenzione: chi non rispetta nemmeno questi termini o non riesce a versare le somme per intero perde il diritto di usufruire della rottamazione ter o del saldo e stralcio. A quel punto, i pagamenti già effettuati saranno considerati come un acconto su quanto dovuto.

La legge di conversione ha inoltre stabilito l’estinzione delle procedure esecutive eventualmente avviate in seguito al mancato, parziale o ritardato pagamento entro il 9 dicembre 2021 delle rate in scadenza negli anni 2020 e 2021.

Come si fa a pagare?

Per il versamento dovranno essere utilizzati i bollettini già inviati da Agenzia delle entrate-Riscossione e riferiti alle originarie scadenze delle rate di ciascun anno. Chi li avesse persi può richiedere una nuova copia dei bollettini sul sito dell’Agenzia delle Entrate.

Ma per le rate di rottamazione ter e saldo e stralcio sono disponibili anche altri canali di pagamento:

  • sportello bancario;
  • bancomat abilitati;
  • servizi di pagamento Cbill;
  • internet banking;
  • uffici postali;
  • tabaccai aderenti a Banca 5 SpA;
  • circuiti Sisal e Lottomatica;
  • portale web o sportelli dell’Agenzia delle Entrate;
  • l’App Equiclick tramite la piattaforma PagoPa.

Chi vuole pagare agli sportelli dell’Agenzia delle Entrate deve prendere appuntamento online, nella sezione del sito “Trova lo sportello e prenota“.

Infine, è possibile effettuare il versamento mediante compensazione con i crediti commerciali non prescritti, certi, liquidi ed esigibili (i cosiddetti crediti certificati) maturati per somministrazioni, forniture, appalti e servizi nei confronti della Pubblica Amministrazione.

Rottamazione ter e saldo e stralcio: chi può essere riammesso

La possibilità di riammissione a rottamazione ter e saldo e stralcio riguarderà gli oltre 530mila contribuenti decaduti per il mancato pagamento entro il 9 dicembre scorso delle rate scadute nel 2020 e nel 2021.

La platea suddivisa per regioni…

A livello regionale, secondo i calcoli dell’Agenzia delle entrate-Riscossione, il Lazio è al primo posto con 77.719 contribuenti interessati, seguito dalla Campania con 65.209 e dalla Lombardia con 64.752. Al quarto posto c’è la Puglia con 39.565 contribuenti, poi Toscana (38.542), Sicilia (35.793), Emilia Romagna (29.837), Calabria (29.261), Piemonte (28.459), Veneto (27.908), Sardegna (21.883), Liguria (14.200), Marche (13.987), Abruzzo (13.951), Umbria (10.306), Friuli Venezia Giulia (6.849), Basilicata (6.550), Trentino Alto-Adige (3.391), Molise (3.046) e infine la Valle D’Aosta con 1.047 contribuenti.

…e per città

Tra le città, in testa troviamo Roma con 56.236 contribuenti interessati alla nuova opportunità di riammissione alla rottamazione ter e al saldo e stralcio. Seguono Napoli (33.337), Milano (30.050), Torino (15.757 ) e Salerno (14.080).

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