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Roma e Napoli, duello per il secondo posto ma non solo

La Roma affronta il Chievo e il Napoli riceve la Fiorentina: in palio c’è il secondo posto e l’accesso diretto alla Champions, ma se imprevedibilmente la Juve inciampasse, si riaprirebbe clamorosamente il discorso sullo scudetto

Roma e Napoli, duello per il secondo posto ma non solo

Duello per il secondo posto, con una piccola, piccolissima, finestra aperta anche sul primo. Sabato dedicato all’alta classifica quello odierno, con Roma e Napoli a sfidarsi a distanza per la medaglia d’argento e anche, perché no, per dare un pizzico di fastidio alla Juve capolista. Saranno i giallorossi i primi a scendere in campo in quel di Verona (ore 18), contro un Chievo ormai senza obiettivi e dunque tranquillo e sereno. La squadra di Spalletti invece si gioca molto: un piazzamento diretto in Champions, infatti, vale tantissimo sia a livello economico che di programmazione. “Vogliamo vincere queste ultime due partite e arrivare secondi, sarebbe come rigiocare il preliminare perso in estate contro il Porto – il commento del tecnico di Certaldo. – E’ la nostra grande occasione per entrare nella competizione più bella di tutte, ecco perché voglio vedere la stessa concentrazione di domenica scorsa contro la Juve”.

Giocasse sempre come allora probabilmente la Roma sarebbe davanti a tutti, ragion per cui nella Capitale, oltre all’orgoglio per aver battuto la più forte, è cresciuto anche un pizzico di rammarico per i tanti punti persi contro le piccole, rivelatisi decisivi ai fini del discorso scudetto. “Vinceranno giustamente loro, hanno dimostrato di essere i più forti” ha glissato Spalletti, evidentemente poco incline a credere in un qualcosa che, a meno di incredibili colpi di scena, è reso possibile solo dalla matematica. Meglio pensare al Chievo allora, da affrontare con tutti gli uomini migliori a disposizione. Al Bentegodi sarà 4-2-3-1 con Szczesny in porta, Rudiger, Manolas, Fazio ed Emerson in difesa, De Rossi e Strootman a centrocampo, Salah, Nainggolan ed El Shaarawy alle spalle di Dzeko. 4-3-1-2 invece per Maran, che risponderà con Sorrentino tra i pali, Cacciatore, Gamberini, Cesar e Gobbi nel reparto arretrato, Castro, Radovanovic e Bastien in mediana, Birsa a supporto della coppia d’attacco Inglese-Pellissier.

Archiviata la gara del Bentegodi i riflettori si sposteranno sul San Paolo, che alle 20.45 ospiterà l’interessantissimo match tra Napoli e Fiorentina. Gara delicata per entrambe, con gli azzurri a dover vincere per forza per non perdere terreno dalla Roma (o per sfruttare un suo eventuale passo falso) e i viola a dover fare lo stesso per puntare ancora al sesto posto. “Dobbiamo pensare al record storico di punti, ce ne mancano solo 3 – l’arringa di Sarri. – Noi faremo il possibile, poi vedremo cosa farà la Roma. L’importante è non avere rimpianti, il nostro è un calcio piacevole ma poi l’obiettivo è vincere, è evidente però che chi ha più soldi finisce per comprarsi la macchina più lussuosa”.

Ogni riferimento al fatturato della Juventus non era puramente casuale, tanto che da Torino è arrivata la replica di Andrea Agnelli in persona. “Queste critiche sono fini a se stesse – ha tuonato il presidente. – Ricordiamoci cos’era la Juve nel 2010 e che fatturato aveva rispetto a chi oggi accusa. La visibilità internazionale fa crescere le squadre, giocare con Bayern, Barcellona o Real, vincendo o perdendo, fa crescere”. E siccome il Napoli vorrebbe proprio affrontarle queste squadre, ecco che quella di stasera diventa una partita determinante, da vincere a tutti i costi. Sarri si affiderà al consueto 4-3-3 con Reina in porta, Hysaj, Albiol, Koulibaly e Ghoulam in difesa, Zielinski, Jorginho e Hamsik a centrocampo, Callejon, Mertens e Insigne in attacco. Paulo Sousa risponderà con un 3-4-2-1 che vedrà Tatarusanu tra i pali, Salcedo, Rodriguez e Tomovic nel reparto arretrato, Chiesa, Vecino, Badelj e Olivera in mediana, Bernardeschi e Cristoforo dietro all’unica punta Kalinic.

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