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Ripresa Usa e calo dello spread non bastano: Borse europee in flessione, Milano -0,16%

Nonostante i segnali positivi in arrivo dal mercato dei titoli di Stato (successo dell’asta di quelli francesi e calo dello spread Btp-Bund sotto quota 450 pb) e malgrado i dati positivi sull’economia americana, i listini europei hanno chiuso in negativo – Milano arretra dello 0,16% – Balzo in avanti di Finmeccanica, dopo l’inizio del Cda – Male la Fiat

Ripresa Usa e calo dello spread non bastano: Borse europee in flessione, Milano -0,16%

Cresce l’attesa per la manovra che il governo Monti si prepara a varare lunedì 5 dicembre assieme alle misure per la crescita. Questa mattina il ministro del Lavoro Elsa Fornero ha detto che tra pochi giorni annuncerà una riforma delle pensioni “incisiva ma equa” mentre le linee strategiche sul mercato del lavoro si ispireranno al modello della flex-security scandinava. Piazza Affari, a lungo in terreno positivo, corregge nel finale: -0,16% indice Ftse/Mib a quota 15.244, comunque meglio del Cac parigino -0,77 e del tedesco Dax -0,86. Confortante l’andamento dei i titoli di Stato: il differenziale tra Btp e Bund è a 448 punti base, sui minimi da inizio novembre, mentre i rendimenti dei decennali italiani scendono di 23 punti base al 6,75%. I guadagni maggiori sono sulla parte breve della curva dei rendimenti: -43 punti base sulle scadenze a 2 anni e -37 punti base sulle scadenze a 5 anni.

Due i segnali positivi della giornata: a) il successo delle aste dei titoli di Stato francesi e spagnoli; stamane il Tesoro spagnolo ha collocato con successo i 3,75 miliardi di titoli di Stato previsti con scadenze 2015, 2016 e 2017. Anche la Francia ha collocato 4,346 miliardi di titoli di Stato, collocandosi nella parte alta della forchetta. Il rendimento degli Oat è calato di 22 punti base al 3,1%, mentre lo spread con la Germania si stringe a 90 punti base. b) i dati positivi Usa relativi all’indice manifatturiero Ism ed alla spesa del comparto edilizia. Wall Street, nonostante l’aumento dei sussidi alla disoccupazione (402 mila contro 396 mila), ha recuperasto posizioni dopo una partenza negativa.

A Piazza Affari, salgono i finanziari mentre sono deboli gli industriali. Fiat chiude in calo dell’1,41%. Morgan Stanley ha tagliato la raccomandazione a underweight da overweight. Fiat Industrial è in rialzo dello 0,83%, Exor -3,05%. Partita male, Finmeccanica registra una crescita del 2,68% dopo l’inizio del cda: il mercato si aspetta le dimissioni del presidente Pier Francesco Guarguaglini. Il ministro dello Sviluppo Economico, Corrado Passera ha detto che dal cda emergeranno delle novità. Stm è in rialzo dello 0, 30%.

Perdono posizioni nel finale le banche a partire da Ubi che scende dell’1,85%. Salgono Unicredit -0,45%, Monte Paschi +1,73%, Banca Popolare di Milano +1,85%. Intesa SanPaolo chiude a +1,06%.

Fondiaria Sai è schizzata ed è stata sospesa per eccesso di rialzo, per poi chiudere con un rialzo del 9,3%. La controllata Milano Assicurazioni sale del 3,3% e la holding Premafin del 2,7%. Gli scambi superano di cinque volte la media quotidiana dell’ultimo mese di Borsa di due milioni di ‘pezzi’. Unipol +4,2%, Generali +0,45%. Eni guadagna lo 0,19%, Tenaris -1,44%, Saipem perde il 2,54%. Telecom Italia è in ribasso dello 0,3% mentre la controllata Telecom Italia Media +7,2% prosegue il rally nonostante Tarak Ben Ammar abbia negato di voler lanciare un’Opa sulla società. Luxottica segna un rialzo dell’1,09%

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