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Rimpasto di Governo, ecco i ministri in bilico: De Girolamo, Cancellieri, Zanonato, Carrozza

La rivoluzione nella squadra di Governo sembra ormai alle porte, ma Letta blinda il numero uno del Tesoro: “Su Europa, mercati e poteri finanziari, Saccomanni è una garanzia” – Monti si dice “indisponibile” ad entrare nell’Esecutivo – A rischiare di più sono De Girolamo, dopo il caso dell’Asl di Benevento, e Cancellieri, da tempo nel mirino di Renzi.

Rimpasto di Governo, ecco i ministri in bilico: De Girolamo, Cancellieri, Zanonato, Carrozza

Il rimpasto è sempre più vicino. Cancellieri, Zanonato e De Girolamo: questi i nomi del Governo che presto potrebbero essere sostituiti per dar vita a un Letta bis. Il Premier non smentisce, mentre Dario Franceschini, ministro per i rapporti con il Parlamento, spiega che “eventuali cambiamenti sono l’ultima tappa del percorso, non la prima”. Più esplicito il titolare degli Affari regionali, Graziano Delrio: “Il tema della squadra verrà affrontato se ci sarà un’agenda nuova”. 

E l’agenda nuova ci sarà, perché così vuole Matteo Renzi. Il segretario del Partito democratico intende siglare un patto con Letta per blindare l’Esecutivo fino al 2015, ma – contestualmente – chiede che la squadra venga rinnovata. D’altra parte, dopo il trionfo del sindaco di Firenze alle primarie, oggi la nuova anima dirigente del Pd  non  ha alcun rappresentante in Consiglio dei ministri. 

Renzi vorrebbe sostituire anche il titolare del Lavoro, Enrico Giovannini, reo di aver sollevato dei dubbi sulle coperture finanziarie del Jobs act. Su questo nome, tuttavia, Letta non sembra disposto a cedere. Un discorso analogo vale per il numero uno del Tesoro: “Su Europa, mercati e poteri finanziari, Saccomanni è una garanzia”, sostiene il capo del Governo, che al massimo potrebbe cercare di porre rimedio alla goffaggine politica di Via XX Settembre  sostituendo l’ex viceministro Stefano Fassina con il consigliere economico di Renzi, Yoram Gutgeld. Negli ultimi giorni, inoltre, si era parlato di un possibile turnover Saccomanni-Monti, ma il Professore si è detto “indisponibile”,  difendendo il ministro in carica dagli “attacchi volgari di taluni”. 

Quanto agli altri nomi in bilico, il titolare dell’Agricoltura Nunzia De Girolamo, travolta dalle polemiche per le sue presunte pressioni in relazione a un appalto dell’Asl di Benevento, ha respinto l’ipotesi di dimettersi, garantendo che chiarirà in Aula il contenuto della telefonata poco ortodossa resa nota alcuni giorni fa. La Procura ha spiegato che il ministro non è indagato, ma la vicenda ha messo in imbarazzo il Governo. Inoltre, c’è un problema aritmetico: per il Pd cinque ministri del Nuovo Centrodestra nel Cdm sono troppi.

In aria di sostituzione anche la guardasigilli Annamaria Cancellieri, nel mirino di Renzi dopo il caso Ligresti, mentre potrebbe cavarsela Flavio Zanonato, ministro dello Sviluppo economico, che pare essere ritornato nelle grazie de Presidente del Consiglio. In forse la titolare dell’Istruzione, la lettiana Maria Chiara Carrozza, dopo la gaffe sulle buste paga degli insegnanti. Gli unici ad essere certi di conservare la poltrona, infine, sono Alfano, Lupi, Franceschini, Quagliariello, Moavero e Orlando. 

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