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Riforma del Lavoro, Monti: “Accordo in dirittura d’arrivo”

Sulla riforma allo studio del ministro Fornero, il Professore ha assicurato che l’accordo finale con le parti sociali è ormai “in dirittura d’arrivo” – Quanto al provvedimento sulle liberalizzazioni, il premier si è appellato al “senso di responsabilità” dei deputati: “È necessario approvare definitivamente il decreto” – Eventuali modifiche rinviate.

Riforma del Lavoro, Monti: “Accordo in dirittura d’arrivo”

Ottimismo sulla riforma del lavoro, pressing sul decreto liberalizzazioni e un avvertimento a non abbassare la guardia sui mercati. Questi i messaggi lanciati oggi dal premier Mario Monti, che nel pomeriggio è stato ascoltato in audizione alla Camera. In serata l’atteso vertice a Palazzo Chigi con i tre leader della maggioranza: Angelino Alfano, Pier Luigi Bersani e Pier Ferdinando Casini.

Sulla riforma allo studio del ministro Fornero, il Professore ha assicurato che l’accordo finale con le parti sociali è ormai “in dirittura d’arrivo”. Quanto al provvedimento sulle liberalizzazioni, al centro dell’audizione di oggi, Monti si è appellato “senso di responsabilità” dei deputati: “È necessario approvare definitivamente il decreto. La priorità è approvare il disegno di legge di conversione”.

Non solo. Il via libera deve arrivare senza ulteriori modifiche al testo, in modo da ridurre i tempi al minimo. Eventuali modifiche potranno però “essere rinviate a futuri interventi”, ha precisato il premier.

A proposito di energia – ha spiegato Monti, entrando nel merito del provvedimento – di fronte a osservazioni e polemiche, che mi sembrano svanite, secondo cui il governo sarebbe stato forte con i deboli e debole con i forti, questa è un’immagine non corrispondente a realtà. Non credo che il provvedimento sull’energia abbia avuto come controparte soggetti particolarmente deboli, abbiamo cercato di non guardare alla debolezza dei soggetti”.

Per quanto riguarda la rete ferroviaria, invece, “vogliamo una concorrenza che non sia una giungla. Occorre seguire un certo passo per evitare che chi entra nel sistema possa scremare i benefici delle rotte ad alta redditività lasciando sulle spalle dell’operatore ex monopolista tutti gli oneri che derivino dal servire i cosiddetti rami secchi. Prima serve un sistema di Autorità e criteri”.

Infine, dal Presidente del Consiglio è arrivato un avvertimento: nelle ultime settimane “c’è stata una distensione del quadro finanziario italiano ed europeo, che non si è però perfettamente normalizzato. Siamo in una posizione di attenta vigilanza rispetto ai mercati finanziari”. È necessario evitare “prematuri e pericolosi impulsi al rilassamento”, perché in questa fase della crisi “ogni arretramento può determinare cadute gravi del sistema”.

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