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Regionali Francia: Le Pen non sfonda, tonfo di Macron

Astensione da record al primo turno delle elezioni regionali, dove a trionfare sono i gollisti – Tengono i candidati di sinistra sostenuti da socialisti e Verdi – La Républicque en Marche fuori dal secondo turno in 4 regioni

Regionali Francia: Le Pen non sfonda, tonfo di Macron

Trionfo dei gollisti, ma soprattutto dell’astensione, non sfonda Le Pen, ma la vera batosta la rimedia il presidente Emmanuel Macron. Possono essere riassunti così i risultati, ancora non definitivi, del primo turno delle elezioni regionali francesi di domenica 20 giugno. 

A votare per scegliere i presidenti e i consiglieri delle regioni francesi è andato solo il 33,7% dei votanti, un’affluenza bassissima che ha spazzato via il precedente record negativo risalente alle regionali del 2010, quando alle urne andò il 53,67% degli aventi diritto.  

Sotto il profilo dei partiti a deludere è stata la prestazione del partito di estrema destra guidato da Marine Le Pen, che in base ai sondaggi avrebbe dovuto ottenere il primo posto in 6 delle 12 regioni della Francia continentale. Rassemblement National (RN) è invece in vantaggio solo nella roccaforte Provence-Alpes-Côte-d’Azur, ma il risultato potrebbe essere ribaltato nel corso del ballottaggio del 27 giugno. 

Molto al di sotto delle aspettative anche La République en Marche, che si presentava per la prima volta alle elezioni regionali. Il partito del presidente Emmanuel Macron che non solo non è riuscito a conquistare il primato in nessuna regione, ma in 4 è andato addirittura sotto il 10%, la soglia minima per partecipare al secondo turno.

Ad approfittare delle debolezze degli avversari sono stati i partiti tradizionali. A spiccare è soprattutto il 41% ottenuto nella Hauts-de-France dal candidato dei Républicains, Xavier Bertrand, contro il 24,4 per cento del candidato del partito di Le Pen, Sébastien Chenu. I gollisti sono avanti anche in Auvergne-Rhône-Alpes, Grand Est, Paesi della Loira, Normandia e all’Île-de-France (la regione attorno a Parigi) con l’uscente Valérie Pécresse. I candidati di sinistra, in molti casi sostenuti da coalizioni di Socialisti e Verdi, sono in testa in Nuova Aquitania, Bretagna, Occitania, Centro-Valle della Loira e Borgogna-Franca Contea. In Corsica, in vantaggio c’è il candidato autonomista Gilles Simeoni, con il 28% delle preferenze. 

A livello nazionale, i Républicains avrebbero ottenuto il 29% dei voti. Al secondo posto ci sarebbe Rassemblement National con il 19%. Seguono i Socialisti col 16% e i Verdi col 13%. La République en Marche sarebbe invece ferma all’11%.

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