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Referendum, Pisapia più Sì che No

L’ex sindaco di Milano prende posizione a favore della riforma costituzionale. “Non credo – afferma – che con una vittoria del No avremmo un anno di tregua nel quale sarà possibile riorganizzare il Paese. Vedo invece un Parlamento ancor più diviso e paralizzato, un periodo di instabilità politica che non farebbe bene al Paese”.

Referendum, Pisapia più Sì che No

Alla fine Giuliano Pisapia fa capire che, sul referendum costituzionale, voterà Sì. Lo fa con una intervista a Repubblica venerdì, dopo avere a lungo resistito a quanti, giornalisti o politici, gli chiedevano di svelare quale sarebbe stato il suo orientamento per il voto del 4 dicembre.

“Dopo il 4 c’è il 5. E io non credo che, in caso di vittoria del No al referendum, avremmo un anno di tregua nel quale sarà possibile lavorare per riorganizzare il Paese, vedo invece un Parlamento ancora più diviso, paralizzato e un periodo di instabilità politica che non farebbe bene al Paese, alla sua credibilità a livello internazionale e che avrebbe riflessi negativi anche a livello economico e sociale”, afferma l’ex sindaco di Milano.

Alla domanda se l’elezione di Donald Trump possa avere degli effetti sulla scelta di voto degli italiani al referendum, “difficilmente chi è convinto di votare sì o no cambierà idea guardando all’America, soprattutto se il sì o il no – è il ragionamento di Pisapia – sono determinati non dalla legge costituzionale, ma dalla volontà di fare il Governo”. “Però gli indecisi – ha aggiunto l’ex sindaco di Milano- sono ancora tanti e sono convinto che la maggior parte deciderà sulla base della conoscenza del contenuto della riforma costituzionale. E poi ci sarà anche chi sceglierà tenendo conto dei passi avanti, in parte già fatti, sulla legge elettorale, impegnandosi seriamente a eliminare quel “combinato disposto” che, seppur indirettamente, incide anche su alcuni temi della riforma”.

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