Condividi

Record Wall Street, Milano prudente. E lo spreda ricomincia a salire

L’S&P ha superato il livello record, registrato il 21 maggio, favorito dalle parole di Bernanke – Piazza Affari, invece, ha chiuso una sessione piatta, la peggiore performance d’Europa, a causa dell’incertezza politica – Peggiorato l’umore con l’asta dei Btp: lo spread ha iniziato a salire e a fine giornata oscilla intorno ai 290 pb – Bene Mediaset, male Rcs

Record Wall Street, Milano prudente. E lo spreda ricomincia a salire

Niente effetto Bernanke a Milano. Se a Londra, Francoforte e New York le parole del governatore della Fed che hanno fatto chiarezza sul significato di un prossimo “tapering”, hanno galvanizzato i mercati, complici anche i segnali di ripresa dal Giappone, le beghe di Roma e il taglio di S&P hanno zavorrato l’indice di Piazza Affari che nel pomeriggio ha imboccato la strada dei ribassi per chiudere invariata. Lo spread è tornato a toccare quota 290.

Il rendimento del decennale ha risentito anche dell’esito, non brillante, dell’asta di oggi in cui il Tesoro ha venduto 3,385 miliardi di Btp triennali, poco meno dei 3,5 massimi prefissati, con tassi in lieve calo al 2,33% dal 2,38% precedente e 1,461 miliardi della seconda tranche del Btp trentennale scadenza 2044, appena sotto il massimo ammontare prefissato di 1,5 miliardi, con un tasso medio in lieve rialzo rispetto all’asta precedente (+0,20 punti percentuali).

In netto rialzo le altre Borse europee (con l’eccezione del Portogallo penalizzato dalla crisi di governo): Londra +0,59%, Francoforte +1,1%, Parigi +0,74%. Wall Street viaggia su nuovi massimi: l’S&P è salito a 1.670 punti (+1%) superando la chiusura record del 21 maggio (1.669,16 punti) e alla chiusura dell’Europa viaggiava a 1.669, 43, e il Dow Jones scambia a 15.430 punti (+0,92%). Nasdaq +1,42%. Nessun impatto hanno sortito le richieste di disoccupazione inaspettatamente in salita. D’altra parte, per i listini un mercato del lavoro non troppo vigoroso significa spostare più in avanti l’exit strategy della Fed. Il dollaro scende con l’euro che si rafforza a 1,3043 (+0,50%), rimbalza l’oro a 1.278 dollari l’oncia (+2,4%), mentre il petrolio Wti scende del 2,57% a 04,85 dollari al barile. A Milano gli occhi sono puntati su Rcs(-1,4%) dopo che si è chiusa in anticipo l’asta sui diritti inoptati e si è aperto un giallo giallo su chi sia l’acquirente del 10%-11% del capitale.

 A Piazza Affari brilla Bpm +3,24% in scia alle attese per una trasformazione in Spa dopo le nuove esortazioni del governatore di Bankitalia Ignazio Visco. Mediaset +2,35% sulla scia di una possibile apertura a un socio estero, Eni +1,2%, Tod’s +1,2%, Saipem +0,9%. Sale Mediobanca +0,76% che beneficia del giudizio positivo degli analisti mentre sono deboli le altre banche In fondo al Ftse Mib Enel Green Power -2,29%, A2A –1,64%, Ubi -1,58%, Pirelli -1,23%, Ansaldo sts -1,20%. Male Rcs (-1,4%).

Commenta