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Reali d’Inghilterra, la visita segreta di Carlo 40 anni fa nel Polesine per rendere omaggio alle radici dei Windsor

La storia della famiglia regnante inglese parte da molto lontano, intorno all’anno Mille e intreccia i destini della famiglia d’Este con quella degli Hannover. Per questo re Carlo III, allora principe, venne in visita segreta in Italia

Reali d’Inghilterra, la visita segreta di Carlo 40 anni fa nel Polesine per rendere omaggio alle radici dei Windsor

La Regina Madre, Mary, pare facesse recapitare ogni anno un mazzo di fiori da posare sui sarcofaghi che da secoli e secoli custodiscono le spoglie degli avi dei suoi avi. E il giovane principe Carlo, ora incoronato Re, era venuto in visita, segretamente, agli inizi degli anni 80, a questa antichissima e suggestiva Abbazia della Vangadizza, nel Polesine, per rendere omaggio a quelle che sono le radici del Casato dei Windsor, la sua famiglia.

La storia della famiglia reale inglese tra gli Estensi e gli Hannover

Non è una leggenda ma una documentata e per certi versi clamorosa e lunghissima storia – poco conosciuta in Italia – che testimonia come in queste marmoree custodie riposino Alberto Azzo II d’Este (a sua volta capostipite degli Estensi di Ferrara) e Kunigonde di Altdorf Baviera, capostipite con il loro figlio Guelfo (Welf) IV del Casato degli Este di Germania, gli Hannover, dai quali discende in linea diretta l’attuale famiglia reale britannica.

Il monastero risale all’anno mille

Le arche sepolcrali accolgono, dall’anno Mille, con la loro imponente e sacrale presenza, i visitatori, davanti a quella che era la chiesa di un plurisecolare monastero camaldolese. Di questo complesso che ebbe una lunga e prospera attività agricola e religiosa, rimane ben poco, in particolare il chiostro a pianta trapezoidale, che risale al 1200, al quale si accede da un arco gotico in cotto del 1400. Mentre la chiesa venne distrutta dai francesi nell’800. Pur privato delle parti più imponenti, quello che resta riesce a comunicare uno straordinario e solenne senso di pace, in un silenzio sospeso tra gli archi bassi e ombrosi, che avvolge magicamente i visitatori.

Le radici dei Windsor: tutto comincia nel 954

La storia del complesso comincia quando viene costruito grazie alle donazioni del marchese Almerico di Mantova e di sua moglie Franca, l’ultima delle quali (e l’unica di sicura datazione) fu una disposizione del 6 dicembre 954, come risulta dai preziosi documenti tra i quali alcune pergamene datate 954, 961, 996 e 1219, ecc., e che fanno parte dell’inestimabile tesoro di documenti antichi. Questo, ha suggerito, nel 2020, ai docenti e agli allievi dell’istituto Einaudi di Ferrara, la trama per un docu-film sui legami tra Estensi e Windsor, del quale una copia è stata inviata alla Royal Family. Che ha lasciato trapelare di conoscere a fondo l’invisibile ma indissolubile fil rouge che nel corso dei secoli ha unito questo lembo di terra italiana alle casate europee più illustri, italiane, germaniche, francesi e, infine, alla più longeva, quella che regna da secoli l’Inghilterra. Ed è una storia che, nell’unire e nel dividere l’Europa degli eserciti, delle corti, della cultura, delle guerre ma anche delle paci e della prosperità, è arrivata sino ai giorni nostri come caposaldo condiviso dell’Unione Europea, sia pure parzialmente e temporaneamente interrotta dalla Brexit.

Da Alberto Azzo d’Este ai Windsor

Nato il 10 luglio 1009, Alberto Azzo, conte di Luni e marchese d’Este, muore il 20 agosto 1097, mentre si trovava ospite nel Monastero di Vangadizza, a Badia Polesine, vicino a Rovigo. Il figlio Guelfo IV, della dinastia dei Welfen, divenne capostipite non solo del ramo d’Este di Germania, ma anche dei duchi di Baviera, dei duchi di Brunswick-Lüneburg, dei duchi di Sassonia-Lauenburg e degli elettori di Hannover, ovvero di quel ramo che contribuì a legare la nobile famiglia estense alla dinastia reale d’Inghilterra. Queste illustri famiglie nel corso dei secoli si unirono e si divisero, creando parentele che costruirono una fitta rete di potentati in Germania, Francia, Italia, Austria e, infine, in Inghilterra. E con incroci ripetuti con i marchesi d’Este, che resero ancora più forti i sodalizi e le parentele con il ceppo nobiliare italiano all’origine dei Windsor. Nel 1714, infine, a coronare la sua ascesa, il Casato degli Hannover, a volte denominato anche “Casa di Brunswick e Lüneburg, ramo di Hannover“, succedette al Casato degli Stuart, nella forma della “Monarchia di Gran Bretagna ed Irlanda“. Per riassumere la complicatissima trama, il Casato di Hannover è dunque il ramo più recente del Casato dei Welfen, che a sua volta era un ramo del Casato degli Este. Sin qui la complessa genealogia europea che prende avvio nel cuore della pianura padana per arrivare ai vertici mondiali della casa regnante d’Inghilterra. E che ben pochi in Italia conoscono.

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