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Rc Auto, attuari: serve intervento strutturale

Secondo il presidente del consiglio nazionale degli attuari, Giampaolo Crenca, è necessario “un tavolo di lavoro allargato con l’obiettivo di definire un unico intervento complessivo realmente strutturale che possa dare un volto nuovo all’intero settore”.

Rc Auto, attuari: serve intervento strutturale

“Le norme che il Governo sta introducendo con un decreto nel settore Rc Auto riguardanti vari aspetti tra cui la scatola nera, le frodi, il risarcimento informa specifica, pur contenendo alcuni aspetti positivi, sono ancora una volta assimilabili ad interventi spot non strutturali, e quindi di dubbio reale effetto sul piano pratico”. Lo ha detto il presidente del consiglio nazionale degli attuari, Giampaolo Crenca. 

“L’Ordine degli Attuari – ha  aggiunto – ha più volte ribadito la necessità di un tavolo di lavoro allargato con l’obiettivo di definire un unico intervento complessivo realmente strutturale che possa dare un volto nuovo all’intero settore e ritiene che ancora una volta si sia persa in tal senso una grande occasione. Stiamo scrivendo ancora al Ministero dello Sviluppo Economico al fine di sollecitare nuovamente il Governo ad aprire un tavolo di lavoro allargato a tutti gli attori del settore; forse ci vorrà più tempo, ma il risultato sarà una completa analisi di ciò che va eliminato, introdotto, conservato, migliorato, perfezionato in un settore assicurativo che ha bisogno di essere ridisegnato dalle sue radici”. Gli attuari, ha concluso Crenca, “da tempo sono pronti a portare tutto il loro bagaglio di expertise tecnica, ma anche di idee”.

Secondo gli attuari, inoltre, “la valutazione degli sconti tariffari, in presenza di installazione di una scatola nera e/o di altre clausole contrattuali come quelle previste dal decreto, non può essere stabilita casualmente ma deve fondare le sue radici su idonee esperienze statistiche al fine di legittimarne una corretta applicazione. Del tutto dimenticati poi sono alcuni aspetti essenziali quali la riqualificazione del sistema bonus/malus, nato con finalità di personalizzare la tariffa ex post, ma che a seguito di interventi normativi che ne hanno minato gli originari principi, ha perso di fatto tale funzione”.

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