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Rating, la Cina non basta: Moody’s taglia anche Hong Kong

L’agenzia americana ha ridotto da Aa2 ad Aa1 la valutazione sull’ex colonia britannica, che ha già iniziato a protestare con forza

Rating, la Cina non basta: Moody’s taglia anche Hong Kong

La scure di Moody’s si abbatte anche su Hong Kong. Dopo aver abbassato il voto alla Cina per la prima volta in 28 anni, l’agenzia di rating americana ha operato un downgrade anche nei confronti dell’ex colonia britannica, riducendo il giudizio da Aa2 ad Aa1. Il miglioramento dell’outlook, che passa da negativo a stabile, non basta al governo di Hong Kong, che ha protestato con forza contro la decisione di Moody’s.

In precedenza la Cina aveva reagito allo stesso modo al taglio del rating, accusando l’agenzia di aver sovrastimato le difficoltà del Paese. Moody’s ha ridotto il rating di Cina da Aa3 ad A1, con outlook stabile, sulla base delle preoccupazioni per l’aumento del debito della seconda più grande economia mondiale.

Per quanto riguarda Hong Kong, l’agenzia rileva i suoi crescenti legami con il continente, come ad esempio il collegamento tra il mercato azionario con quelli di Shanghai e Shenzhen o il coinvolgimento con l’iniziativa commerciale cinese “Nuova via della seta“.

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