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Rapporto Civita: Cultura, sostenibilità e impresa insieme per dare più forza alla lotta ai cambiamenti climatici

L’ultimo Rapporto di Civita Cultura registra un miglioramento delle attività delle aziende verso le tematiche ambientali. L imprese che si misurano con questioni planetarie ne guadagnano in reputazione.

Rapporto Civita: Cultura, sostenibilità e impresa insieme per dare più forza alla lotta ai cambiamenti climatici

I musei di tutto il mondo ospitano manifestazioni ambientaliste e sono esempio virtuoso per aiutare a raggiungere gli obiettivi di neutralità climatica. Chi l’avrebbe detto, magari solo pensato, dieci anni fa. Gli artisti in genere sono sospettosi. La creatività è fine a se stessa, non guarda ad altri campi se non prima della creazione dell’opera. Secondo il Rapporto di Civita Cultura, presentato a Napoli nella sede delle Gallerie d’Italia di Intesa Sanpaolo, l’arte ormai cammina insieme all’impresa e alla sostenibilità. Un dialogo a tre voci che si apre a sviluppi interessanti. Le ragioni ? Da un lato si analizza il ruolo che la cultura gioca all’interno delle pratiche di sostenibilità delle aziende. Dall’altra c’è il contributo offerto dai musei per la diffusione su larga scala di una cultura ecologica. Questa sintesi è stata sperimentata sul campo da Civita perché per redigere il 12^ Rapporto, è stato sottoposto un questionario ad un campione di aziende per conoscere le aree in cui si collocano le pratiche di sostenibilità “extra-ambientale”. Il risultato è stato che negli ultimi anni gli imprenditori si sono impegnati per il 93 % in aree sociali, per l’84% nel campo della formazione, per il 79% della cultura.

La cultura e le azioni per la sostenibilità per sei ambiti

L’attenzione per l’ambiente ha interessato sei ambiti: supporto a musei, organizzazioni culturali, enti del terzo settore; progetti per l’inclusione sociale; progetti di sviluppo locale, interventi di infrastrutturazione energetica; divulgazione di cultura scientifica e tecnologica; organizzazione di eventi culturali, esposizioni, convegni; formazione o sensibilizzazione rivolte ai dipendenti. Nell’80% dei casi le iniziative sono state portate a termine in partnership con organizzazioni esterne al mondo delle imprese, comunità locali ed enti del terzo settore. Ma sei i musei si trasformano in luoghi open con spazi dedicati alla battaglia ai cambiamenti climatici, gli sviluppi di queste partnership sono da analizzare in profondità. Da dove partire ? Dal modo di intendersi. Da come aziende e luoghi d’arte si incontrano per trasmette messaggi diventati globali. Di esempi ce ne sono, ovviamente. «In prospettiva, anche i musei e in generale le organizzazioni culturali devono abbandonare l’atteggiamento autoreferenziale” – si legge nel Rapporto. “Devono ripensare il proprio modello di sostenibilità, puntando a costruire o consolidare relazioni significative e durevoli con i potenziali stakeholder ”. In pratica devono cogliere o creare occasioni per comunicare all’esterno il valore culturale, sociale ed economico generato dalle proprie attività. E’ un punto nodale per crescere nella responsabilità delle lotte per un nuovo sistema economico.

Il partenariato con le aziende è la nuova frontiera

In passato c’era il mecenatismo. Quel fenomeno storico va letto in chiave moderna, deve convertirsi al partenariato attivo con le aziende. Gli imprenditori in questo modo non andranno più considerati come soggetti cui chiedere soltanto sostegno economico, “ma realtà con cui coprogettare iniziative d’impatto culturale e sociale”. Rispetto alle indagini realizzate in passato, Civita Cultura ha riscontrato un’evoluzione nell’impegno delle aziende verso approcci più responsabili e strategici. Essere sostenibili è un fattore imprescindibile per un’impresa che voglia presidiare il mercato in modo stabile e duraturo. Le aziende ne guadagnano in immagine e reputazione. Ma si avvantaggiano anche dalla creazione o dal rafforzamento di contatti e relazioni sui territori (52%), dalla visibilità del prodotto (28%) e in piccola parte dalla variazione delle vendite (9%). Quest’ultimo dato deve far pensare per non arretrare rispetto a obiettivi di portata planetaria che hanno bisogno di cultura e conoscenza. Tuttavia, nella società dalla della quick communication e del Metaverso aspettiamoci di tutto. Soprattutto che un’opera d’arte, una mostra, un incontro culturale, facciano cresce il fatturato su chi le sostiene.

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