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Quirinale, Pd unanime su Mattarella. Ma Forza Italia: “Non lo votiamo”

Il premier avanza ufficialmente la candidatura di Sergio Mattarella, raccogliendo l’approvazione unanime dei grandi elettori Pd – Forza Italia però non converge: “Rottura di metodo, non lo votiamo” – Vertice tra Berlusconi (“Per rispetto voteremo scheda bianca anche alla quarta votazione”) e Alfano

Quirinale, Pd unanime su Mattarella. Ma Forza Italia: “Non lo votiamo”

Il giorno del Colle è arrivato, e Renzi ufficializza ai grandi elettori del Pd la candidatura ufficiale del partito di maggioranza: “E’ Sergio Mattarella e non è un candidato, è il candidato, quello definitivo”, ha affermato il premier davanti alla platea del Partito Democratico, La scelta è stata approvata all’unanimità dall’assemblea Pd. Ma Forza Italia, per bocca di Paolo Romani dà uno stop: “E’ una rottura di metodo – ha detto il coordinatore Paolo Romani – Non voteremo per Mattarella. Non c’è nessun margine”. Forza Italia, aggiunge, voterà scheda bianca alle prime tre votazioni. Ciò lascerebbe aperta la porta per possibili trattative in vista della quarta votazione in cui il quorum scende alla maggioranza semplice. L’ex cavaliere, in ogni caso, vuole confrontarsi anche con Angelino Alfano e lo inconterà proprio ora.

Alle 15 inizia la seduta dei 1009 grandi elettori per il primo scrutinio, quello per il quale (insieme eventualmente ai successivi due) è richiesta la maggioranza di due terzi dei votanti. “Serve un candidato dalla schiena dritta e che sappia dire di no”, ha continuato Renzi in assemblea e ha chiarito: “Fatta la scelta non ci divertiamo però a bruciare i nomi. Perché poi non ci sarà nessun altro candidato Pd”.

Renzi dunque, forte stavolta del pieno appoggio del partito (“Dobbiamo riscattare il 2013”) lancia ufficialmente Sergio Mattarella, 73 anni: al netto dei voti, a questo punto sicuramente mancanti, di Forza Italia, il premier può contare su 589 voti (è arrivato l’ok di Sel, Gal e di alcuni esponenti di M5S). Favorevoli anche i centristi di Scelta civica. Insufficienti per il quorum di 673 consensi richiesto nelle prime tre votazioni, ma ampiamente sufficiente per la soglia dei 505 dal quarto scrutinio in poi.

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