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Professionisti con cassa: a maggio il bonus sale a 1.000 euro

La conferma arriva direttamente dal ministro dell’Economia Gualtieri. Non ci saranno differenze tra chi è iscritto all’INPS e chi fa riferimento alle casse private – Nei prossimi giorni il decreto attuativo contenente le condizioni per ricevere il bonus ad aprile e maggio

Professionisti con cassa: a maggio il bonus sale a 1.000 euro

Nessuna differenza tra tra i professionisti iscritti all’INPS e quelli iscritti ai vari ordini professionali. A maggio il bonus salirà a 1.000 euro anche per i secondi. Lo ha chiarito il ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri nel corso dell’audizione sul decreto Rilancio tenuta davanti alle commissioni Bilancio di Camera e Senato. Gualtieri, oltre ad annunciare l’aumento dell’importo, fuga gli ultimi dubbi sulla possibile esclusione dalla platea di chi ha già usufruito del bonus per il mese di marzo. Sulla questione, d’altronde, erano già arrivate le rassicurazioni della ministra del Lavoro, Nunzia Catalfo, che qualche giorno fa aveva affermato: “Voglio fare chiarezza su una questione importante che coinvolge circa 500mila lavoratori: il bonus di 600 euro per i professionisti iscritti alle casse di previdenza privata che l’hanno già percepito a marzo verrà erogato anche per i mesi di aprile e maggio”.

Ricapitolando: non solo il bonus è valido sia per il mese di aprile che per quello di maggio, ma a maggio il suo importo salirà da 600 a 1.000 anche per i professionisti iscritti alle casse di previdenza private che hanno subito perdite pari ad almeno il 33% del reddito del secondo bimestre 2020 rispetto a quello del secondo bimestre 2019. Le coperture ci sono: se a marzo le casse hanno erogato indennità per 283 milioni, per i mesi di aprile e maggio avranno a disposizione 850 milioni di euro aggiuntivi. 

Gualtieri ha sottolineato anche l’allargamento della platea “a molte migliaia di persone che non avevamo avuto accesso in precedenza” al bonus. Il riferimento è alla norma inserita nel decreto Rilancio che consente l’accesso all’indennità anche ai professionisti iscritti a più casse, a condizione che non siano titolari di un contratto a tempo indeterminato. In pratica potranno ricevere il bonus anche i professionisti che, saltuariamente, svolgono attività di insegnamento. Confermata invece la regola che vieta l’accesso al bonus ai titolari di pensione.

Per quanto riguarda il mese di aprile invece, se autonomi e partite Iva iscritti alla gestione separata INPS hanno già ricevuto il bonus da 600 euro, i professionisti iscritti ai vari Ordini dovranno attendere il decreto attuativo che il ministero del Lavoro e il Mef stanno predisponendo in queste ore e che assegnerà alle Casse le risorse necessarie. Il testo, secondo quanto affermato dal ministro dell’Economia, dovrebbe arrivare “nei prossimi giorni”. 

“Quattro milioni di lavoratori ieri hanno ricevuto il pagamento della seconda tranche del bonus da 600 euro per i lavoratori autonomi. Chi è rimasto in coda per errori verrà pagato nei prossimi giorni. Poi il bonus sarà aumentato a mille euro e include anche i professionisti”, ha chiarito Gualtieri. 

Tornando ai professionisti iscritti alle casse private, sembra invece confermata l’esclusione dal “contributo a fondo perduto”, altra decisione che ha causato non poche polemiche.

Il ministro ha poi parlato dei problemi relativi alla Cassa Integrazione: “Sappiamo che sulla Cig ci sono state delle criticità, soprattutto per la cassa in deroga per i ritardi in alcune zone del Paese; siamo intervenuti in modo molto incisivo insieme alla conferenza delle Regioni per snellire le procedure. Invito le Regioni a mettere a disposizione le liste delle aziende per cui è stata autorizzata la cassa integrazione”, ha detto.

Riferendosi alle imprese, Gualtieri ha ricordato infine che “l’intervento più rilevante è la cancellazione del saldo 2019 e della prima rata Irap 2020, una misura importante di sostegno, risultato di un dialogo con il mondo produttivo che ha avanzato una richiesta che abbiamo ritenuto giusto sia pure in parte accogliere: riguarderà tutte le imprese fino a 250 milioni e rappresenta un taglio alle tasse da 4 miliardi per cira 2 milioni di imprese”.

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