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Privatizzazioni: il Tesoro vende il 5,7% di Enel

Attesi dall’operazione circa 2,2 miliardi di euro – La quota del ministero dell’Economia scende al 25,5% del capitale. Azioni in calo dell’1,93% in apertura

Privatizzazioni: il Tesoro vende il 5,7% di Enel

Il Tesoro vende il 5,7% di Enel per quasi 2,2 miliardi di euro mediante un’operazione di collocamento accelerato, scendendo così al 25,5% del capitale. L’operazione, guidata da Goldman Sachs, Bofa Merril Lynch, Mediobanca e Unicredit, è iniziata ieri sera e si concluderà stamattina.

Ai prezzi di chiusura di ieri, le azioni del gruppo elettrico valevano 4,048 euro, per una capitalizzazione complessiva di 38.064 miliardi. Pertanto, se la cessione avvenisse agli stessi valori della chiusura di mercato, l’incasso derivante dalla vendita di circa 540 milioni di titoli, pari al 5,74% del capitale, sarebbe di 2,186 miliardi. Oggi in apertura il titolo è sceso e quota 3,97 in calo dell’1,93%

Rispetto al piano originario messo nero su bianco dal governo Letta e sostanzialmente confermato da quello Renzi, sono state ultimate la quotazione di Fincantieri, la vendita del 35% di Cdp Reti (la scatola che contiene le partecipazioni di Terna e Snam) a State Grid of China e quella del 40% di Ansaldo Energia a Shanghai Electric. 

A novembre è arrivata poi la quotazione di Rai Way, proprio ieri oggetto di un’Opa da parte di Mediaset. Questa settimana, infine, è avvenuto il passaggio di Ansaldo Breda e Ansaldo Sts ai giapponesi di Hitachi.

Ora, il Tesoro può concentrarsi sulla privatizzazione di Poste e Ferrovie.

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