Condividi

Premio Sapio ricerca: i vincitori della XV edizione

Il premio è arrivato alla XV edizione. Ecco gli studi premiati oggi a Montecitorio: dall’esoscheletro che aiuta i bambini con disturbi motori a camminare ai nuovi polimeri per batterie e celle solari, dai cristalli curvi altamente performanti alle tecniche di gestione sicura dei campioni biologici in campo oncologico.

Dare voce e risalto a chi fa ricerca con successo e a chi, anche tra i giovanissimi, si impegna con passione per raggiungere risultati eccellenti, per migliorare la vita delle persone e per fare crescere il nostro Paese. Questo è l’obiettivo del Premio Sapio per la Ricerca e l’Innovazione, un’iniziativa scientifica promossa dal Gruppo Sapio, in concertazione con Università, Centri di Ricerca, Istituzioni, per incentivare l’innovazione premiando studiosi e ricercatori che costituiscono l’eccellenza dell’Italia.

Quattro le categorie analizzate quest’anno, per un totale di 141 lavori di ricerca sottoposti, da 193 ricercatori, al vaglio della giuria dell’Accademia del Premio: nella sezione Innovazione è stato premiato Paolo Cappa, docente all’Università La Sapienza di Roma, che ha realizzato un esoscheletro indossabile per aiutare i bambini con disturbi motori a camminare; nella Ricerca, con uno studio sui cristalli curvi, ha vinto il gruppo composto da Laura Bandiera ed Enrico Bagli dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare di Ferrara e da Andrea Mazzolari del Dipartimento di Fisica e Scienze della Terra dell’Università degli Studi di Ferrara; nella categoria Junior si è distinto Federico Bella, 29 anni, del Politecnico di Torino, per il suo lavoro sui fotopolimeri a basso impatto per batterie e celle solari; infine, nella Sicurezza ha convinto Giuseppina Bonizzi del Dipartimento di Patologia dell’Istituto Europeo di Oncologia, occupandosi di tecnologie che consentono di gestire in modo sicuro i campioni biologici usati nella ricerca per la cura dei tumori.

Questa mattina le vincitrici e i vincitori della XV edizione del Premio Sapio per la Ricerca e l’Innovazione hanno ricevuto l’importante riconoscimento nel corso di una cerimonia che si è tenuta nella Sala della Regina, a Palazzo di Montecitorio, e che è stata dedicata in particolare alla ricerca “in rosa” evidenziando il ruolo e il contributo fondamentale che le donne hanno svolto e possono svolgere per il progresso scientifico.

Il Premio Sapio ha simbolicamente steso il tappeto rosso per accogliere quattordici tra scienziate, docenti e ricercatrici, che si sono distinte per i loro studi e le loro scoperte, in rappresentanza delle tante figure femminili di grande spessore scientifico che si sono impegnate e si impegnano per lo sviluppo del Paese.

Virna Marin, ricercatrice insignita del Premio Sapio sezione Junior nell’edizione 2010/11 per il suo lavoro ‘Recettori chimerici e cellule CIK come nuovo strumento terapeutico per l’immunoterapia delle leucemie’, ha raccontato la sua storia di studio, ricerca e progresso nell’ambito della medicina e della salute e portato una testimonianza di successo che è rappresentativa non solo dei tanti traguardi già raggiunti da tutte le scienziate e ricercatrici, ma soprattutto dei molti altri traguardi che si potranno conseguire con un vero equilibrio tra generi nel mondo della scienza, della ricerca e dell’innovazione.

Commenta