Sulla testa delle banche venete Bruxelles non passerà. Lo sostiene, in un’ampia intervista al Sole 24 Ore, l’ex premier e segretario del Pd, Matteo Renzi, che considera in questo momento la questione delle banche venete come la priorità nazionale numero uno.
“Qualsiasi forma di eventuale risoluzione di queste banche (Ndr, bail-in con salvataggio a carico di azionisti e obbligazionisti) andrà respinta con tutte le forze” incalza Renzi, secondo cui, “se l’Italia accettasse i metodi e i parametri con cui la Ue sta trattando le banche venete, allora andrebbero in crisi anche molte banche tedesche e francesi”.
“Se c’è qualcuno – aggiunge Renzi -. che ha un piano preciso per creare difficoltà solo a Vicenza e a Veneto Banca, e solo all’Italia, sappia che questo piano sarà bloccato”.
Renzi chiama perciò Governo e Banca d’Italia, ma anche le istituzioni territoriali del Veneto, “a farsi sentire a tutti i livelli” perchè “l’Italia non può accettare questo metodo assurdo e unilaterale di far male sempre e solo ai nostri istituti di credito” e non può avallare “criteri che vengono utilizzati per le banche venete e non per quelle tedesche”.
Nell’intervista il segretario del Pd mostra freddezza verso il Governatore della Banca d’Italia dicendo che “finchè il Governatore è Ignazio Visco collaboreremo con lui” ma “se e quando cambierà, collaboreremo con il suo successore: ricordo a tutti che la nomina non dipende dal segretario del Pd ma dal Governo”.
