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Politica pazza: dizionario del nuovo “politically correct”

Nel pieno della crisi di governo e In vista del Ferragosto proviamo a stilare un piccolo dizionario del politicamente corretto. Naturalmente con l’ironia che il caso richiede.

Stavamo soffocando sotto il giogo del “politically correct”, quella cupa tirannia lessicale che ci proibiva di dire spiritosamente “sporco negro”, “mongoloide” o “brutto frocio”, quand’ecco un angelo vendicatore è venuto a spezzare le nostre catene: il subcomandante Alessandro Di Battista col suo nuovo libro dall’originalissimo titolo Politicamente scorretto. Una boccata d’aria fresca, un pamphlet temerariamente anticonformista come potrebbe essere un saggio di al Baghdadi contro il fondamentalismo o di Messina Denaro contro la mafia. 

Perché oggi non c’è nulla di più corretto del politicamente scorretto, nulla di più corale del dirsi “fuori dal coro”. E nessuno è più “dentro il coro” del Dibba nazionale, così in sintonia con il sentimento popolare. Siamo seri: nell’Italia gialloverde le regole del discorso pubblico non sono dettate dai puritani del Massachusetts o dalle amazzoni del MeToo ma da spiriti illuminati come Mario Giordano e Gianluigi Paragone. E allora proviamo a mettere giù, in vista delle chiacchiere di Ferragosto, un piccolo dizionario della conversazione politicamente corretta 2019.  

Africa –  Ci sta invadendo. Non possiamo accoglierla tutta 

Bibbiano – Una volta i comunisti mangiavano i bambini. Adesso li danno in affido alle lesbiche 

Buonista – Dicesi di chiunque manifesti la minima riserva rispetto ai metodi del dottor Mengele  

Carabinieri – Lavori forzati a vita per chi li uccide. Ah, non sono previsti dalle nostre leggi? Sicurezza Tris!  

Centri sociali – Zecche rosse che spacciano droga: spianarli con la ruspa 

Clandestini – Stanno negli hotel a quattro stelle, mentre gli italiani dormono in macchina 

Elite – Inveire contro. Soprattutto nei salotti delle elite

Europa – A Bruxelles ce l’hanno con noi. Ma batteremo i pugni sul tavolo. Anzi sulla consolle del Papeete Beach  

Fallaci – Aveva previsto tutto quello che sta succedendo (a parte Di Maio vicepremier) 

Gay – Ho anche amici gay, ma vanno curati  

Gilet gialli – Dovremmo prendere esempio da loro, e scendere in piazza tutti i sabati. Contro Macron (vedi)  

Giornalisti – Tutti servi. O maleducati, se fanno le domande 

Islamici – Presto in Europa comanderanno loro e ci imporranno la Sharia. Per fortuna abbiamo un ministro come Fontana 

Legittima difesa – Io sono per la nonviolenza, ma se qualcuno cerca di portarmi via il Suv ho il sacrosanto diritto di sparargli dal balcone  

Lezioncine – L’Italia non accetta lezioncine da nessuno. Tranne che da Putin.

Macron – Il nemico numero uno dell’Italia. Dopo la Gioconda, ci ha portato via pure Gozi.  

Minibot – Sarebbero il toccasana, ma l’Europa ce li vieta. Borghi Nobel subito!

Numerini – Duemilaquattrocento miliardi di debito pubblico? Numerini inventati dagli euroburocrati. 

Ong – Hanno un sacco di soldi. Le finanzia Soros, per fare la sostituzione etnica.  

Prossimo – Io sono cristiano e amo il mio prossimo. Cioè chi mi è più vicino. Purché sia italiano e con la pelle bianca.

Putin  – Ci vorrebbe uno come lui anche qui, per mettere in riga giornalai e magistrati 

Raggi – Porella, ce l’hanno con lei perché è una donna. E perché ha messo i cordoli alla preferenziale in viale Eritrea: una rivoluzione   

Razzismo – Premesso che non sono razzista, i negri mi stanno sulle palle 

Rubli – Salvini non ha preso neanche un rublo. I comunisti, invece, erano foraggiati da Mosca 

Sbarchi – Ma non potrebbero portarli a Berlino? Come sarebbe che Berlino non ha il mare? Complotto della Merkel. 

Tav – E’ un regalo a Macron (vedi). E poi, chi se ne frega di andare a Lione? 

Tg – L’unico da guardare è il Tg2: fa servizi molto critici verso il governo (francese, e qualche volta anche quello tedesco)  

Vergine Maria – Grazie alla sua intercessione, abbiamo il Decreto Sicurezza Bis. Al primo sbarco arrestano anche lei  

Zecche – Parassiti per lo più di colore rosso, ereditati dai passati governi. Ne sono infestati i giornaloni  

Zingari – Radere al suolo i campi RomI nomadi devono nomadare (Copyright Giorgia Meloni)  

Zingaretti – Amico degli zingari, protegge le zingaracce. E i mostri di Bibbiano (vedi).

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