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Politecnico Milano e aziende uniti per la ricerca sull’idrogeno

Al via la piattaforma di ricerca congiunta tra Politecnico di Milano insieme a Snam, Eni e Edison per dare impulso alla filiera dell’idrogeno in Italia

Politecnico Milano e aziende uniti per la ricerca sull’idrogeno

Un fronte unito per la decarbonizzazione. Con questo obiettivo nasce la nuova piattaforma di ricerca congiunta per lo sviluppo delle tecnologie legate all’idrogeno tra la Fondazione Politecnico di Milano e il Politecnico di Milano insieme a Edison, Eni e Snam. L’intento è dare impulso alla creazione di una filiera idrogeno in Italia, per favorire la competitività delle aziende e la crescita di imprese high tech; Hydrogen Joint Research Platform è aperto a tutte le imprese che vogliono sperimentare, con il supporto dell’università tecnica italiana e dei suoi laboratori, la ricerca e lo sviluppo di prodotti e servizi sull’idrogeno.

Nel dettaglio, Hydrogen JRP ha l’obiettivo di promuovere studi e ricerche innovative su diversi ambiti: produzione dell’idrogeno pulito, che comprende l’idrogeno verde e “low carbon”; soluzioni per il suo trasporto e relativi sistemi di accumulo avanzati; impieghi innovativi di tipo elettrochimico e termico in applicazioni residenziali, industriali e di trasporto; sviluppo di best practice per la progettazione e realizzazione delle infrastrutture per il trasporto e lo stoccaggio dell’idrogeno.

Inoltre, per aumentarne l’impatto, la piattaforma si avvarrà di un advisory board, ossia un organo di consulto strategico, che coinvolgerà i principali stakeholder istituzionali e internazionali, per creare interesse e attrarre investimenti. Saranno confermate nei prossimi mesi le adesioni al JRP di altre aziende interessate allo sviluppo della filiera dell’idrogeno. La struttura della piattaforma prevede che i soci, in base al loro livello di adesione, propongano temi di ricerca verticali che favoriscano la creazione di know-how per l’intero comparto nazionale.

Ferruccio Resta e Andrea Sianese, rispettivamente retto del Politecnico e presidente della Fondazione del Politecnico, hanno spiegato che il senso e l’obiettivo dell’iniziativa è nel posizionare il Politecnico come interlocutore nella “fase di accompagnamento del sistema industriale e come punto di riferimento in termini tecnologici all’interno panorama internazionale”. Nella consapevolezza che l’idrogeno è destinato a giocare un ruolo di rilievo nella transizione energetica, anche grazie ai fondi ad esso destinati nel Pnrr elaborato dal governo italiano.

Un’impostazione che incrocia l’interesse di aziende come Eni e Snam particolarmente impegnate sul fronte della transizione.

L’annuncio dell’intesa sulla ricerca arriva nello stesso giorno in cui l’Alleanza europea per l’idrogeno pulito ha annunciato una serie di progetti, in tutto 750, che vanno dalla produzione all’utilizzo nell’industria, nei trasporti, nell’energia e nel settore edilizio. Oltre seicento progetti saranno operativi entro il 2025, ha indicato il commissario all’industria Thierry Breton. Sono coinvolte diverse societa’ italiane in progetti che interessano il territorio nazionale come Enel, Sit, Seicos, Sapio, Rosetti Marino, Solvay Chimica Italia, Snam, Società Gasdotti Italia, Aecom, Nextchem, Fincantieri, Fnm, Edison, Snam. Stellantis partecipa a progetti cui sono interessati Italia, Francia e Germania.

L’European Clean Hydrogen Alliance e’ stata istituita dalla Commissione nel luglio 2020, a sostegno della strategia sull’idrogeno, con l’obiettivo di stimolare la diffusione della produzione e dell’uso dell’idrogeno pulito in Europa.

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